lunedì 16 aprile 2012

Siria, "primavera araba", occidente, Italia


Il notevole intervento di MagdiCristiano Allam  ci pone di fronte a seri dati di fatto.
Alla faccia delle anime belle che continuano a parlare di "primavera araba" (abbiamo visto chi ha vinto le elezioni democratiche in Egitto e Tunisia…), continuiamo ad assistere ad una situazione di grave difficoltà per l’effettivo esercizio della libertà religiosa non solo nei Paesi del Medio Oriente, ma in gran parte del mondo: difficoltà attuali, come prosecuzione di una tendenza persecutoria sviluppatasi con particolare virulenza nel secolo XX nei confronti dei cristiani di tutte le confessioni; significativamente proprio nel secolo in cui si sono riconosciuti con solenni dichiarazioni universali contenute in trattati internazionali:
-          la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948;
-          la convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo del 1950:
-          la dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo del 1981.
Mentre i primi due documenti non pongono limiti, se non quelli dell’ordine pubblico e del buon costume, alla libertà religiosa – intesa come declinazione dei diritti nativi di ogni uomo – la dichiarazione islamica  restringe il concetto di libertà religiosa alla compatibilità con il concetto di persona e di comunità dell’Islàm, fondato su una legge divina.
Istruttivo, in tal senso, l’art. 12 (Il diritto alla libertà di pensiero, di fede e di parola): “ Ogni persona ha il diritto di pensare e di credere, e di esprimere quello che pensa e crede, senza intromissione alcuna da parte di chicchessia, fino a che rimane nel quadro dei limiti generali che la Legge islamica prevede a questo proposito. Nessuno infatti ha il diritto di propagandare la menzogna o di diffondere ciò che potrebbe incoraggiare la turpitudine o offendere la Comunità islamica” (nel 1990 è stata proclamata la Dichiarazione del Cairo dei Diritti Umani dell'Islam, il cui art. 10 dice semplicemente: “l'Islam è una religione intrinsicamente connaturata all'essere umano. È proibito esercitare qualsiasi forma di violenza sull'uomo o di sfruttare la sua povertà o ignoranza al fine di convertirlo a un'altra religione o all'ateismo”).
La forma eufemistica più frequente per comprimere – se non per negare tout court – la libertà religiosa è appunto l’apposizione di limiti al suo esercizio, tanto più pericolosi, quanto più discrezionali e demandati all’interpretazione e all’applicazione da parte di autorità amministrative/giurisdizionali o istituzioni espressione di un culto dominante.
Questo il futuro della Siria (dove il 10% della popolazione è cristiano)? Imposto da questa Europa?
Annota Magdi Cristiano Allam: “Che credibilità ha l’Occidente quando non ha esitato a bombardare la Libia, massacrando i civili e distruggendo il patrimonio pubblico, per creare dalle macerie un piano di ricostruzione stimato in mille miliardi di euro? Sarebbe democrazia quella che oggi vede la Libia perennemente in conflitto al suo interno con il rischio dello smembramento dello Stato? Sarebbe democrazia il Parlamento egiziano monopolizzato per circa il 75% dagli integralisti e dagli estremisti islamici che predicano la sharia? Sarebbe democrazia la repressione della libertà d’espressione e dei movimenti laici in Tunisia? Sarebbe democrazia la crescita del potere e del radicamento territoriale di Al Qaeda nello Yemen? Sarebbero democratici Hezbollah in Libano e Hamas nei Territori palestinesi che legittimiamo come interlocutori politici? Sarebbero democratici i regimi dell’Arabia Saudita e del Qatar che sosteniamo e usiamo per favorire l’avvento al potere degli islamici in Siria?”.
La Siria farà la fine dell’Iraq circa il trattamento delle minoranze cristiane (martirizzate o costrette a fuggire)?
Conclude Magdi Cristiano Allam:“Almeno in Siria fermiamoci prima che sia troppo tardi! Imponiamo al regime di Assad di avviare un percorso democratico con il coinvolgimento dei soggetti politici che condividono i diritti fondamentali della persona, i valori assoluti e universali della sacralità della vita, della pari dignità tra uomo e donna, della libertà di scelta religiosa, e il principio della pacifica alternanza al potere. Ma basta con la follia dell’innamorarci dei nostri carnefici e della scelta del suicidio!”.
Purtroppo, abbiamo in mente solo tasse e prelievi abbondantemente dispensati dal Governo Monti-Fornero & Professori, che ci distrae da quello che succede nel mondo; e che si distrae a quanto accade agli Italiani nel mondo (si veda l’incredibile vicenda dei marò in India, ora prigionieri delle ferie dei signori giudici…).

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