lunedì 19 dicembre 2016



   Comunicato stampa

NULLA SI MUOVE, SE NON IL TELOS
A FRONTE DELL’IMMOBILISMO LEGHISTA IN MATERIA DI SICUREZZA
SOLO L’OPPOSIZIONE DI CENTRODESTRA SA FORMULARE CONCRETE PROPOSTE
  
Bel regalo natalizio alla città da parte dei capricciosi desesperados del sedicente Te.L.O.S.: ennesima occupazione (così avranno il posto al calduccio dove bisbocciare durante le festività), ennesime inutili manifestazioni di piazza. Di quattro gatti, che comportano, però, il prudente dispiego di molti agenti delle Forze dell’Ordine e che creano un’atmosfera di allarme e di disagio tra i cittadini, i commercianti, le persone comuni, che i ribaldi di Te.L.O.S. maltrattano superbamente.
L’ultima domenica antecedente il Natale è stata dunque rovinata da questi stagionati discoli, che hanno prodotto il tilt del traffico ed un semideserto nelle strade del centro, a tutto danno delle attività commerciali.
Purtroppo, dobbiamo ancora dire “basta!”; purtroppo, dobbiamo costatare che la muscolare Amministrazione leghista è capace di tuonare durante le campagne elettorali, ma poi, alle prese con la realtà oggettiva, si affloscia come un soufflé malriuscito.
Forza Italia, ultimamente meno allineata, bene ha fatto a stigmatizzare questi ultimi eventi: Forza Italia Saronno accanto ai suoi rappresentanti l’europarlamentare Lara Comi ed il consigliere regionale Luca Marsico, da sempre sensibili e attivi nel contrastare l’illegalità, sprona il sindaco Fagioli a rendere Saronno una città vivibile e che dia serenità ai saronnesi e alle attività commerciali già penalizzate da una forte crisi”.
Ne condividiamo l’analisi, tipica di una seria opposizione, della quale Forza Italia sembra ora far parte (a meno che non si tratti di una tattica propiziatoria di futuri accordi). Ne condividiamo anche le conclusioni, tra cui la proposta di un Consiglio Comunale aperto, con invito di presenza al Prefetto: potrebbe essere una concreta ed autorevole sede di confronto, con un vero dibattito; sarebbe una novità dopo il grigiore monolitico di un anno e mezzo di sedute consiliari, ridotte a defilé di mute statuine della granitica maggioranza.
 Nell’occasione, come facemmo inutilmente il 2 aprile di quest’anno, riportiamo all’attenzione dell’Amministrazione, troppo distratta da ridicole invenzioni di fasce “cittadine” bianco-azzurre in alternativa all’odiata, legale fascia tricolore, l’attualità di altri provvedimenti che, insieme a radicali interventi nei confronti di Te.L.O.S., potrebbero concorrere al sensibile miglioramento della sicurezza e della vivibilità in città::
·                     il ripristino del c.d. bastone estensibile tra gli strumenti in dotazione agli Agenti della Polizia Locale;
·                     il ripristino, previa riorganizzazione ed attualizzazione, dei Vigili di Quartiere (piange il cuore vedere abbandonate le sedi che tra il 2001 ed il 2007 erano state realizzate in tutti i quartieri cittadini); 
·                     il mantenimento e, possibilmente, l’ampliamento del servizio Piedibus”;
·                     l’istituzione di un’apposita associazione di volontari per il mantenimento del decoro cittadino e la ripulitura dei muri imbrattati, in collaborazione con la Protezione Civile ed il Comune (Ispettori Ambientali);
·                     l’irrogazione di pesanti sanzioni pecuniarie amministrative nei confronti degli imbrattatori delle proprietà altrui, con gli opportuni aggiustamenti dei regolamenti comunali;
·                     le verifiche della residenza, locazioni e sublocazioni (anche in collaborazione con la Guardia di Finanza per reprimere le disinvolte ed illegali affittanze “in nero”).
Staremo a vedere; l’anno 2016 sta terminando, con la sempre più percepibile e diffusa delusione per l’inefficienza di un’Amministrazione leghista attenta soltanto a consolidare le proprie posizione di partito.
 Saronno, 19 dicembre 2016.
                                                                                                        Unione Italiana

Gruppo Consiliare – Segreteria del Comitato Locale di Saronno

mercoledì 29 giugno 2016

Sessanta



Sessanta. 60.
Eppur resisto…
Anche dopo l’allarme arrivatomi col rumore di un campanone un paio di mesi fa.
Si rimedia.
E un rimedio è celebrare un anniversario, una volta molto più significativo di oggi, perché segnava, normalmente, la cessazione della vita attiva e la pensione.
Oggi è diverso, ma si tratta pur sempre di dodici lustri…
Grato al Cielo di averli vissuti e di conservarne la memoria viva e vivace, come se – per tutto e per tutti – “fosse ieri”.
Uno “ieri” affollato di migliaia di volti, di tante mani pronte alla carezza, di occhi a volte giustamente severi; ne percepisco distintamente il colore, l’odore, la plasticità, la tenerezza e le rughe.
Certamente di più dei genitori e dei familiari più stretti, ma pure dei maestri, degli insegnanti, degli amici, degli esempi di vita che mi hanno reso come sono.
Il fluire del tempo, anelli di una catena infinita.
Vicini ai “lontani”, vicini ai presenti, desiderosi di futuro.
Né nostalgia, né malinconia: nella consapevolezza dell’essere in cammino, senza interruzioni, con molte soste e molti incontri, in viaggio, seppure con forti radici, il nostro bagaglio.
Non mi lamento, anche se una volta ne avevo la propensione; spero che altri non si lamentino di me (ma spesso ne avrebbero giusto motivo). 
Deo gratias, finché sarà.
Il bello deve ancora arrivare? Le ritmiche fusa del gatto, onde di calma suggestiva e contagiosa, m’inducono a crederlo.


Buona giornata!
Ad multos annos!

martedì 24 maggio 2016

Ritocchi


Dopo le dimissioni da Consigliere Comunale del proprio rappresentante Pierluigi Gilli, si è tenuta l’assemblea dei soci di Unione Italiana del Comitato Locale di Saronno, nel corso della quale è stato invitato il primo dei non eletti, Rag. Pierluigi Bendini, a riprendere il suo lavoro in Consiglio Comunale, come già fatto con solerzia e capacità dal 2012 al 2015, nel ruolo dell’opposizione competente, attenta e moderata di Unione Italiana.
Pierluigi Bendini, dichiarando la propria disponibilità ed assicurando il suo massimo impegno, ha comunque richiesto un supporto costante agli amici di Unione Italiana, a partire da quelli che sono componenti delle varie Commissioni comunali; ha inoltre richiesto al suo predecessore di continuare a seguire la vita amministrativa, per condividerne la lunga esperienza a servizio delle istituzioni municipali.
Su proposta di Bendini, quindi, l’assemblea saronnese di Unione Italiana ha invitato all’unanimità l’Avv. Pierluigi Gilli a fungere da Segretario Politico del Comitato Locale per un efficace coordinamento dei soci e delle attività che saranno organizzate per rendere sempre più estesa e proficua la presenza di Unione Italiana in città e nel Consiglio Comunale.
L’Avv. Gilli, seppur non nascondendo la sua attuale limitata disponibilità, ha ringraziato per la fiducia ed ha accettato l’incarico, in cui coinvolgerà al più presto altri amici, all’interno di un Ufficio di Segreteria snello ed efficiente ed ha augurato a Pierluigi Bendini un ottimo lavoro in Consiglio Comunale in rappresentanza dei propri elettori e delle necessità di tutti i Saronnesi, con proposte ed idee utili a smuovere l’opacità dell’attuale Amministrazione, con la quale continuerà dai banchi dell’opposizione un confronto franco, alternativo, ma non pregiudiziale.
      Saronno, 24 maggio 2016.

Unione Italiana

Gruppo Consiliare – Comitato Locale di Saronno

giovedì 19 maggio 2016

Congedo anticipato



Le previsioni, molto umane e smentibili, non sono state rispettate: mi aspettavo un normale quinquennio sui banchi del Consiglio Comunale, ma un improvviso richiamo, incisivo sulla mia esistenza, mi ha indotto a riflettere che, con anticipo appunto sulle previsioni, sia arrivato il tempo per concludere un’esperienza iniziata nel remoto 1985 e continuata per ventun anni con pause dal 1990 al 1999 e tra il 2009 ed il 2010, l’anno del Commissario Prefettizio.
Con qualche rammarico e pure con sollievo (stamani ho depositato le mie dimissioni), lascio dunque spontaneamente  il giusto spazio ad un nuovo Consigliere, peraltro già esperto ed ottimo conoscitore della macchina comunale: una rottamazione soffice e condivisa, con la mia disponibilità, se ve ne fosse bisogno, a dare una mano, seppure dall’esterno.
Concludo, quindi, un lungo servizio pubblico – così almeno io l’ho inteso – che ha richiesto molto al mio tempo, alle mie energie, alle mie conoscenze; tempo che sento di non avere sprecato, nemmeno nei momenti di fatica e di stanchezza; tempo che mi ha permesso di applicarmi all’amministrazione della nostra comunità; tempo che so essere stato generosamente ripagato da quanto i miei concittadini mi hanno assegnato, sia con il consenso, sia con il dissenso.
Non compete a me fare bilanci sulla mia vita pubblica; probabilmente, sarei indulgente con me stesso; so, tuttavia, di averci sempre messo la faccia, di non essere sfuggito alle responsabilità, di essermi impegnato con diligenza, studio e anche fantasia.
Erano forse anni migliori, c’erano i mezzi con cui le idee si trasformavano in decisioni svelte e in opere; oggi è più difficile, credo sia definitivamente cambiato il modo di amministrarsi per gli enti locali; poche risorse, bisogni maggiori; occorre imparare a fare conto sulle proprie capacità e puntare sulla collaborazione sempre più estesa dei concittadini e tra le generazioni; è questo che distingue una comunità vera, consapevole della sua identità, da un gregge di persone capaci solo di lamentarsi e di pretendere dall’alto o dal centro.
I miei augùri ai Consiglieri Comunali, che spero vorranno sempre considerare che, nell’aula consiliare, cives per Consilium se regunt: i cittadini si governano tramite il Consiglio, che li rappresenta tutti
Un còmpito gravoso, che richiede attenzione e prudenza, studio degli argomenti, libertà di giudizio e non solo disciplina di gruppo.
Buon lavoro, nell’interesse costante del benessere di Saronno.
Continuerò a seguirne i lavori, il mio interesse per la città non è venuto meno; se capiterà, non nasconderò quel che penso. 
Da osservatore oggettivo, senza la tirannia del “politico” gioco delle parti.
E… buonissimo lavoro al mio successore nel Gruppo di Unione Italiana, Pierluigi Bendini, con cui l’amicizia è un sentimento vero e forte e sempre disponibile, per un'opposizione moderata, competente, realistica, seria e competitiva.

A presto

sabato 2 aprile 2016

Ben tornati “Nonni Amici”




Lo scorso anno, nel redigere il programma elettorale di Unione Italiana scrivevamo: “Sono altri obiettivi il ripristino dei “Nonni Amici” per la vigilanza fuori delle scuole e l’estensione dell’accompagnamento degli scolari mediante il servizio Piedibus, l’impiego della Protezione Civile e degli Ispettori Ambientali per la sorveglianza del decoro rubano, l’estensione dell’orario di servizio della Polizia Locale mediante accordi con la Regione. Regione Lombardia che, recentemente (il 25 marzo 2015), ha approvato la nuova legge sulla Polizia Locale, che valorizza e promuove il volontariato di associazioni che potranno essere impiegate nella sicurezza urbana, con obbligo di previa formazione”. 
Queste proposte hanno raccolto ampio consenso e più volte, dopo l’insediamento della nuova Amministrazione, siamo intervenuti per insistere sull’attuabilità di queste proposte, semplici ma efficaci.
Quanto ai Nonni Amici, già nel giugno 2013 avevamo formulato un’interrogazione a risposta scritta alla Giunta Porro, in occasione della soppressione di quel servizio, criticandone la miope decisione, nella certezza che questi volontari ausiliari, dal momento della loro istituzione da parte della mia prima Amministrazione nel 1999, avessero svolto una funzione sociale di prevenzione e di controllo graditissima ai Saronnesi.
Non abbiamo mai mancato di rimarcare la necessità del ripristino, come in occasione dell’80 anniversario di fondazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Saronno, come più volte in interventi in Consiglio Comunale (da ultimo in sede di discussione del bilancio 2016, il mese scorso), come il 26 febbraio 2016, appresa la notizia che i “Nonni Amici” erano nati a Gerenzano.
Proprio in questa circostanza, dopo aver rimarcato che “la convenzione stipulata a Gerenzano è la smentita più evidente delle difficoltà accampate dalla precedente amministrazione Porro: l’abolizione del servizio dei benemeriti Nonni Amici si rivela come una sciagurata e miope scelta politica!”, concludevo: “Io l’avevo riproposto nel mio programma elettorale, ne era un punto qualificante per la sicurezza. Se il Sindaco condivide, che cosa aspetta per darsi da fare? Avrebbe non solo il mio plauso, ma l’unanime consenso dei cittadini. Attendiamo un segnale, con rapidità”.
Il segnale è arrivato: l’Amministrazione comunica che “dal 1° aprile i volontari dell’associazione Carabinieri forniranno il loro supporto per la sorveglianza di alcuni plessi scolastici all’entrata/uscita degli alunni e, ove richiesto, per l’attività di controllo dei parchi e giardini e per il monitoraggio/controllo del mercato settimanale: queste attività saranno svolte sotto la direzione e il coordinamento del Comando di Polizia Locale che fornirà le indicazioni operative e le linee guida ai volontari”, come apprendo dalla stampa.
Ne siamo ampiamente soddisfatti e, con tutta onestà, ringraziamo il Sindaco per aver ripristinato questo servizio importantissimo ed i Carabinieri in congedo per la generosa disponibilità, che li rende ancor più cittadini benemeriti.
Le decisioni ben prese non hanno distinzioni di piccola politica; quando sono utili per i Saronnesi (e in questo caso l’utilità è notoria), non si può che condividerle, indipendentemente dalla collocazione dentro o fuori la maggioranza.
A questo punto, visto il buon esito di una nostra reiterata richiesta e senza voler imporre  - ovviamente – un’agenda a chi è chiamato a governare la città, riportiamo all’attenzione del Sig. Sindaco altri provvedimenti, che riteniamo altrettanto importanti e prioritari:
  • il ripristino del c.d. bastone estensibile tra gli strumenti in dotazione agli Agenti della Polizia Locale;
  • il ripristino, previa riorganizzazione ed attualizzazione, dei Vigili di Quartiere (piange il cuore vedere abbandonate le sedi che tra il 2001 ed il 2007 erano state realizzate in tutti i quartieri cittadini); 
  • il mantenimento e, possibilmente, l’ampliamento del servizio Piedibus”;
  • l’istituzione di un’apposita associazione di volontari per il mantenimento del decoro cittadino e la ripulitura dei muri imbrattati, in collaborazione con la Protezione Civile ed il Comune (Ispettori Ambientali);
  • le verifiche della residenza, locazioni e sublocazioni (anche in collaborazione con la Guardia di Finanza per reprimere le disinvolte ed illegali affittanze “in nero”);
  • la revisione del limite generale di velocità a 30 km. all’ora con la previsione di velocità ridotte per i punti sensibili.

Sono tutte misure a costo zero o dai costi contenutissimi, realizzabili in breve tempo e dall’utilità immediata e percepibile.
Ci auguriamo vivamente che l’Amministrazione accolga ed attui questi nostri suggerimenti; seppur distinti e distanti, noi di Unione Italiana non interpretiamo la funzione di opposizione nel senso di limitarci facilmente a dire sempre di no ed a criticare per partito preso; l’obiettivo comune a tutti è il bene della comunità, al quale, è chiaro, tendiamo anche noi, sebbene estranei alla maggioranza.
Per questo invitiamo anche l’Amministrazione a rivedere concretamente l’improvvida decisione di ridurre il contributo allo studio per il funzionamento della scuola dell’infanzia “Regina Margherita” del quartiere Cassina Ferrara: decisione che consideriamo del tutto sbagliata (e malamente esposta) ed ingiustamente penalizzante per una significativa parte della città; su questo argomento, non cesseremo di incalzare la Giunta, che può benissimo rimediare l’errore nel primo provvedimento di variazione del bilancio. Attendiamo un tempestivo segnale, magari con qualche rinuncia al costoso apparato dello staff.
Ci piace poter dire che, con il ritorno dei Nonni Amici, abbiamo percepito sì le note di una musica diversa; la stessa musica che ha soffiato tra il 1999 ed il 2009, purtroppo in gran parte smantellata con superbia nel sordo quinquennio successivo: non sempre la restaurazione si rivela negativa…

Pierluigi Gilli
Capogruppo di Unione Italiana




venerdì 1 aprile 2016

Accoglienza e regole





La vicenda dell’accoglienza di profughi in città merita qualche riflessione.
  1. Ne è stato dato annuncio al termine della Via Crucis del venerdì santo; notizia improvvisa inserita in un contesto religioso particolarmente significativo, con l’accompagnamento di una lettera aperta dei sacerdoti cattolici del Decanato a nome dei cristiani del Saronnese;
  2. Indubbiamente un atto di carità di una comunità religiosa, che – tuttavia – dev’essere collocato all’interno delle regole di uno Stato di diritto, di cui il Sindaco – come Ufficiale del Governo – è il legittimo rappresentante in città e, forse, sarebbe dovuto essere discretamente informato prima per l’attivazione delle sue competenze;
  3. Nella lettera aperta, si dice: “Naturalmente tu sai che noi abbiamo le nostre regole, le leggi dello Stato, i regolamenti del Comune, le nostre tradizioni religiose e anche le nostre buone abitudini: ti chiediamo di impararle bene e sei tenuto a rispettarle”. Esortazione di buon senso e da chiunque condivisibile; però, bisogna dare l’esempio di come si rispettino le leggi e i regolamenti del Comune, si deve essere i primi in tal senso, altrimenti si è contraddittori ed inattendibili;
  4. Quindi, per dare accoglienza, prima di annunciarlo coram populo, ci si preoccupa, da bravi cittadini, di ottenere le autorizzazioni urbanistiche e sanitarie necessarie per rendere agibile e conforme alle norme l’edificio dove si darebbe ospitalità, per renderlo sicuro, decoroso e adatto alla bisogna;
  5. Altrimenti, è una forzatura, una forma di sovrapposizione di una parte della comunità, seppur animata dai più nobili intenti, rispetto al governo municipale, che rappresenta legittimamente tutti i Saronnesi, senza distinzione alcuna e senza eccezioni, e – come tale – è chiamato al rispetto delle regole;
  6. Il concerto delle Autorità coinvolte, civili e religiosi, è il presupposto fondamentale: ciascuno ha le proprie competenze, che possono (devono) trovare il giusto punto d’incontro; la separazione collaborativa che regola i rapporti tra Stato e Chiese, stabilito dalla Costituzione, dà da sempre ottima prova di sé ed ha realizzato importanti iniziative comuni, con l’armonica intesa tra le due parti;
  7. In questo caso, sembra che una certa fretta abbia contaminato un’operazione di per sé lodevole; con l’effetto sgradito di aver fomentato polemiche ed arroccamenti, di cui non v’era proprio bisogno per un argomento così difficile e d’attualità;
  8. Non resta che augurarsi che le Autorità competenti, ripartendo dalle basi sicure del rispetto delle norme e delle reciproche funzioni, sappiano dare una soluzione legittima e condivisa al problema insorto, facendo uso della prudenza e della calma per comporre positivamente un quadro di accoglienza (cfr.: http://ilsaronno.it/2016/04/01/il-prefetto-zanzi-oggi-non-arriveranno-profughi-a-saronno/);
  9. Certamente, non si può rimanere insensibili alle difficoltà di chi – profugo da terre in guerra - si è messo in cammino verso l’Europa con grandi aspettative di pace, stabilità e vita dignitosa; ciò, comunque, non significa ignorare le istituzioni e le garanzie di sicurezza reclamate dai residenti, né edulcorare le regole, né accostare sincretisticamente la Bibbia della tradizione di fede cristiana ad alternative suggestioni religiose (ad una sola, invero, quasi che, tra i migranti, non vi siano seguaci di molti altri culti).
Attendiamo fiduciosi.

Gruppo Consiliare di Unione Italiana

sabato 5 marzo 2016

Saronno sotto scacco


Un corteo ribaldo e provocatore passa davanti al Municipio in un freddo e piovoso sabato di marzo.
Ancora una volta, la città è sotto scacco per l’ennesimo colpo di mano di una sparuta, quanto efficiente banda pseudoanarchica, che ha fatto della prepotenza la sua vera bandiera.
La prepotenza di sentirsi al di sopra di qualsiasi regola civile, di interpretare superbamente il mondo giovanile, che ha ben altri problemi.
La prepotenza di lordare le proprietà altrui, di scassinarle, di occuparle, di trasformarle.
La prepotenza di organizzare concerti, eventi, spaccio di bevande spiritose, somministrazione di cibi senza il minimo controllo sulla sicurezza (la propria, innanzitutto), in situazioni di imminente e serio pericolo per l'incolumità.
La prepotenza di scaricare la propria inesausta voglia caratteriale sul pacifico andamento della vita dei Saronnesi.
Uno sciame di piccoli egoisti autoreferenziali, che si beano del loro essere disadattati al confronto civile e democratico e che si divertono a spese altrui, con danneggiamenti, fumogeni, rumori.
Non se ne può più.
Né si capisce come farla finita con questo permanente carnevale, posto che le istituzioni sembrano inermi; nonostante il dispiego di forze di polizia, costoro risorgono puntualmente, insidiosi e resi tracotanti dalle blande misure della giustizia.
Inutile e semplicistico prendersela con il Sindaco di turno (anche se quello attuale – ora in difficoltà alle prese con il fenomeno – ha troppo ed incautamente promesso durante la campagna elettorale; quando si esagera con i facili slogan si fa in fretta a scivolare sulla buccia di banana e si dimostra l’attitudine ad abbindolare il prossimo paventando misure d’ordine e sicurezza che, alla resa dei conti, non si è in grado di attuare): il problema ha una natura più vasta dei confini comunali, coinvolge una pluralità di organi istituzionali, che stentano ad individuare misure idonee ad eradicare questi ricorrenti episodi di ribellione.
Ribellione che sarebbe ridicola, vetusta e pretestuosa pretesa, ma che purtroppo si trasforma in violenza su cose e persone, con il generale disagio dei cittadini ormai esasperati.
Il Sindaco – coerente con le sue altisonanti promesse da sceriffo mancato -, senza travalicare dalle sue limitate competenze, si faccia promotore presso le istituzioni deputate al mantenimento dell’ordine affinché il problema sia affrontato sistematicamente e con metodo; dia corso ad iniziative non solo discrete e confidenziali, che non dubito abbia già intrapreso, ma anche coraggiose e clamorose, se necessario, per rappresentare a chi di dovere l’esigenza primaria ed urgente dei Saronnesi ad essere liberati (sì, liberati) dalle prepotenze di pochi facinorosi, per lo più estranei alla città, a cui dev’essere impedito di sfogare sugli altri le proprie frustrazioni e l’inettitudine dai tratti patologici a convivere nel rispetto di tutti.
La vita quotidiana è già un fardello pesante ed impegnativo; non ha certo bisogno di essere ulteriormente ed immotivatamente complicata.
Attendiamo che il Sindaco, anche con un po' di fantasia, dia segni di efficienza, oltre che di immobilismo e di rassegnazione.


Pierluigi Gilli, Capogruppo di Unione Italiana


mercoledì 10 febbraio 2016

Giornata del ricordo 2016



Lapide significativa fotografata a Venezia: storica memoria dell' italianità delle terre perdute, in cui si consumarono i crimini delle foibe titine e l'esodo di oltre 300.000 Italiani, sradicati dai loro nativi paesi. Nella giornata del ricordo, 10 febbraio, per tenere viva la memoria di una tragedia a lungo occultata e dolosamente misconosciuta. Il cippo commemorativo a Saronno

sabato 6 febbraio 2016

Videosorveglianza efficace


Abbiamo letto con sollievo e con sincera soddisfazione del potenziamento imminente della rete di telecamere per la videosorveglianza urbana, annunciato dal Sig. Sindaco: un progetto che condividiamo e che speriamo attuato al più presto, posto che il bisogno di sicurezza in città è percepito con sempre maggiore allarme dalla popolazione.
Portare a 88 da 46 il numero delle telecamere (non è un raddoppio, ma un considerevole aumento)  è un importante investimento, come pure il ripristino del collegamento con la centrale operativa dei Carabinieri.
Complimenti, dunque, all’Amministrazione per questo provvedimento di cui si sentiva la necessità.
Forse per nostra durezza di cervice, non ci è però chiaro se, nel “pacchetto”, sia ricompreso un elemento che riteniamo essenziale: se, cioè, sarà approntato un servizio di monitoraggio e di sorveglianza delle telecamere presso il Comando della Polizia Locale.
Invero, per un utile collegamento con la centrale operativa dei Carabinieri, occorre che ci sia un Agente della P.L. che, possibilmente durante le 24 ore, sia addetto a controllare in tempo reale le immagini che provengono dalle telecamere, pronto – in tal modo – a segnalare immediatamente fatti anomali o criminosi alle pattuglie in servizio della P.L. stessa e/o delle Forze dell’Ordine per un tempestivo intervento.
Se così non è, la presenza delle telecamere avrebbe una debole funzione meramente dissuasiva, facilmente eludibile con un qualsiasi travisamento da parte dei malintenzionati.
Quel che conta, invece, ai fini dell’efficienza e dell’efficacia della sorveglianza della città, è l’urgente intervento in loco  delle Forze dell’Ordine, per colpire in flagrante la commissione di reati. La semplice raccolta di immagini dopo il fatto criminoso può essere utile alle indagini, ma non alla repressione ed alla prevenzione del crimine.
È fondamentale, quindi, che questo aspetto sia dettagliatamente chiarito dall’Amministrazione, per non ingenerare fallaci aspettative e per non impiegare ingenti risorse in progetti destinati ab origine ad essere improduttivi.

Attendiamo fiduciosi un cortese riscontro.

Pierluigi Gilli, Capogruppo di Unione Italiana