lunedì 30 marzo 2009

Non abbiamo bisogno

La strabordante (ma non convincente) lettera aperta
del Dott. Luciano Silighini Garagnani, presidente nazionale dell’associazione "Giovine Italia", merita una concisa replica.
Anzitutto, non posso certo competere con la plurisecolare discendenza da magnanimi lombi del mio interlocutore; tuttavia, nella mia personale storia minima, ricordo un mio trisavolo torinese partito volontario nella prima guerra d’indipendenza e caduto a Sommacampagna nel 1848; si tratta, però, di una curiosità; meglio non disturbare gli eroi del Risorgimento per bagatelle di attualità.
Quanto alla sostanza, ancora non capisco l’insistenza per questa pelosa attenzione alla nostra città, che il Dott. Silighini Garagnani, evidentemente, conosce solo per sentito dire.
Quali siano i gravi episodi di violenza alle donne cui egli fa riferimento io non lo so; ne conosco uno, serio, che ha avuto come protagonista un egiziano contro una cittadina statunitense di passaggio, conclusosi recentemente con una sentenza del Tribunale.
Sono consapevole del fatto che sfaccendati stazionino – è il caso di dirlo – nei pressi della stazione ferroviaria centrale e che, da costoro, partono a volte attenzioni sopra le righe per le donne e le ragazze che vi transitano; ciò induce ad una percezione allarmata di un pericolo, che in realtà è un fastidio reso più acuto dal clima di stato d’assedio a cui siamo indotti dall’incessante martellamento di pessime notizie rese con enfasi dai mezzi di informazione.
Ad ogni buon conto, si ignora – evidentemente – che l’Amministrazione Comunale ha disposto la creazione di un posto fisso della Polizia Locale presso la Stazione ferroviaria; che i Carabinieri presidiano costantemente – anche con una stazione mobile - questo luogo sensibile, peraltro dotato di plurime telecamere di sicurezza (e prossimamente meglio illuminato).
Ancor più si ignora che i Carabinieri di Saronno, in stretta collaborazione con la Polizia Locale, eseguono con intensa frequenza a controlli delle persone, non solo presso la Stazione ferroviaria, al punto che, in nemmeno due anni, hanno proceduto ad oltre 500 (cinquecento) fermi nei confronti di irregolari, trasferiti per i provvedimenti di legge alla Questura, da cui è stato emesso il provvedimento di espulsione.
Se, poi, le espulsioni non hanno avuto un seguito effettivo, non dipende certo da chi ha eseguito i fermi; c’è da ritenere che la normativa non sia sufficiente o, peggio, che difettino i mezzi per applicarla.
Non c’è stato bisogno di alcuna manifestazione popolare per l’adozione di questi provvedimenti; chi vive in un luogo, conosce meglio di altri le necessità della sua comunità.
Perciò, ribadisco la strumentalità di un evento manifestativo, organizzato dall’esterno con il mero scopo di farsi pubblicità, ma con la paradossale conseguenza di provocare altre, inutili tensioni e di accelerare il senso di paura, già sopravvalutato.
Saronno non ne ha bisogno; men che meno desidera lezioni eterodirette da chi dimostra di non conoscerla e tenta, per palesi motivazioni proprie, di causare altri disagi e contese.
I migliori saluti.

2 commenti:

  1. Ho apprezzato, e la ringrazio a titolo squisitamente personale, l'equilibrio e la grande dimostrazione di correttezza intellettuale e politica dimostrate in questa risposta al Presidente di "Giovine Italia". Grazie per la coerenza con la quale, pur di fronte ad uno smaccato tentativo di strumentalizzazione ad opera di un "peloso" esponente del suo stesso partito, ha tenuto Saronno al riparo da gravi tensioni di cui non si avverte la minima necessità. La sua chiarezza, che sento di poter pienamente sottoscrivere, fa giustizia anche di quanti, nel coordinamento cittadino di Forza Italia, hanno recentemente voluto accomunare in maniera confusa e interessata ("pelosa"?) la prevista manifestazione di Giovine Italia e Forza Nuova a situazioni ben differenti presenti in città.
    Christian Cortesi, membro del Coordinamento del Partito Democratico di Saronno

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  2. La ringrazio per gli apprezzamenti; vedo che abbiamo in comune alcune opinioni; ma non tutte. Non ritengo, infatti, che vi sia stato un intervento "confuso ed interessato" da parte del coordinamento cittadino di F.I., che non mi pare abbia accomunato fenomeni ben diversi e distinti presenti nella città. Piuttosto, è forse stata un po' esagerata la reazione agli annunci inutili di Forza Nuova; costituire, a causa di questi, un Comitato antifascista è stato, a mio sommesso avviso, eccessivo, anche perché - come dice il proverbio - can che abbaia, non morde. Ed infatti, costoro non si sono visti a Saronno; non è che li si sia sopravvalutati? Mettere insieme un apposito comitato, secondo me (ma posso sbagliarmi, è ovvio) è stato segno di debolezza; la nostra città ha tradizioni democratiche talmente solide, infatti, che non c'è stato bisogno, nemmeno nei momenti più bui della storia della nostra Repubblica, chiamare a raccolta i Saronnesi, che sanno bene distinguere e sono attaccatissimi alle Istituzioni repubblicane. Non me ne voglia, ma il dubbio che l'imminente campagna elettorale abbia indotto, anche istintivamente, a questa chiamata alla vigilanza a me è venuto; senza malizia, beninteso. Tant'è che - come ha ben visto - non ho comunque cambiato linea nei confronti di queste sgradite provocazioni, anche se ammantate da altisonanti richiami pseudorisorgimentali.
    Cordiali saluti

    1 aprile 2009 0.36

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