martedì 24 marzo 2009

A ciascuno il suo

Leggo che Luciano Silighini Garagnani, presidente nazionale dell’associazione "Giovine Italia", dopo tre annunci senza seguito, dichiara che il suo sodalizio intende ancora "fare una manifestazione a Saronno per chiedere più sicurezza per i cittadini".
Non conosco questo signore, dall'aristocratico doppio cognome; mi pare che sia genovese e che, con la sua associazione, si richiami impropriamente all'autentica "Giovine Italia" fondata nel 1831 da un altro grande genovese, Giuseppe Mazzini, con benemeriti scopi risorgimentali ed etici.
Non capisco l'insistenza: che c'entra costui, con i suoi - sospetto sparuti - colleghi, con la nostra città? Perché non si dà da fare a casa sua?
Saronno ha già i suoi problemi, come tutti; non abbiamo bisogno di importare altre tensioni, inutili e fastidiose, altre paure, altre mistificazioni, men che meno da supponenti sostenitori dell'ordine e della sicurezza: con la loro passeggiata a Saronno raggiungerebbero il risultato paradossale di fomentare - appunto - disordine e insicurezza.
Un esempio preclaro di contraddizione: quod non fecerunt barbari, faciunt... barbariculi?
Resti a casa sua; i Saronnesi sanno come amministrarsi, senza improbabili suggerimenti esterni e patetiche dimostrazioni di muscoli.

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