venerdì 24 aprile 2009

Chi ben comincia... è a metà dell'opra


L’Italia dei Valori si presenta alla città con una “toppata” alla grande.
Con un violento comunicato inviato alla stampa e già pubblicato (si confronti http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=139098), infatti, ricorda la possibilità di devolvere il 5 per mille dell’IRPEF al Comune, per l’incremento di attività sociali municipali e, con lo stile inquisitorio tipico del suo patron, accusa l’Amministrazione di nemmeno aver informato la popolazione di questa possibilità: “L’attuale giunta troppo impegnata dalle prossime elezioni e dai conflitti interni si cura poco delle cose concrete. Vi rendete conto dell’opportunità che rischiamo di perdere? Ma forse all’attuale giunta non interessa perché teme di non essere rieletta e non si cura del futuro” (sic!).
Evidentemente, quest’Italia dei Valori è composta da persone che o non vivono a Saronno o hanno le fette di salame nostrano sugli occhi.
Infatti, nel bilancio preventivo, approvato dal Consiglio Comunale a marzo, è iscritta un’entrata proprio per i presunti proventi del 5 per mille che i Saronnesi devolveranno al Comune: il bilancio, come si sa, è preparato dalla Giunta Comunale…
Ma v’è di più: da giorni, in tutta la città, sono affissi dei manifesti, disegnati dal Sindaco, che invitano a devolvere al Comune il 5 per mille, con il fortunato slogan “chi firma, ferma”, manifesto che, peraltro, dal 21 aprile è pubblicato anche sul sito ufficiale del Comune di Saronno.
Speriamo che questo sia l’unico infortunio – che ha del ridicolo – in cui incorre l’Italia dei Valori; certo che se il buon giorno si vede dal mattino, c’è di che preoccuparsi.
S’invita, quindi, questa formazione politica a meglio informarsi e documentarsi prima di scagliarsi in allegre scorribande lessicali ed in improbabili requisitorie; la verità, infatti, viene sempre a galla, soprattutto quando è già vistosamente sotto gli occhi dei cittadini: l’Amministrazione ci aveva già pensato per tempo.
Chiedere a costoro di scusarsi per l’errore è inutile; basta la figuraccia che hanno già fatto (e magari si credono anche competenti...; che ne penseranno i loro alleati lettori di Micromega? Faranno un bel girotondo?).

2 commenti:

  1. Caro Pierluigi, scrivo questo commento sul suo blog non come candidato in lista di Tu@Saronno, ma a titolo del tutto personale.
    L'iniziativa lanciata dal Comune per raccogliere il 5 per mille è stata, come lei dice, debitamente pubblicizzata, sia sul sito comunale che su altri media (stampa e affissioni). Personalmente non devolverò il mio 5 per mille al comune, non perchè non tengo alla città (visto che mi candido proprio perchè mi sta molto a cuore) ma perchè non credo sia giusto chiedere il 5 per mille per delle spese comunali (seppur di tipo sociale), sottraendolo ad altre associazioni - di volontariato o di ricerca - per cui il 5 per mille è stato pensato e che hanno difficoltà a raccogliere fondi in altro modo. Mi rendo conto che per le amministrazioni comunali siano tempi difficili, ma sono altresì convinto che ci siano altri modi ed altre strade per aumentare gli incassi comunali o recuperare fondi facendo saving in altre aree.

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  2. Caro Antonio, il tuo commento spinge verso altre considerazioni; è vero che il 5 per mille può essere una notevole fonte di entrata per le associazioni di volontariato di ogni tipo, che hanno sempre bisogno di fondi. La possibilità, invece, di devolverlo ai Comuni ha altri significati, sempre di natura sociale e, anche se molto modestamente, rappresenta una minima forma di decentramento (non oso dire di federalismo) e di controllo diretto da parte dei cittadini. Naturalmente, l'attribuzione del 5 per mille è scelta soggettiva; ritengo che ognuna sia degna al pari di ogni altra.
    Quanto "agli altri modi ed alle altre strade per aumentare gli incassi comunali", temo che siamo arrivati già al raschiamento del barile: non si può più chiedere altro ai cittadini ed i risparmi sono un pascolo in via di esaurimento...
    I tempi, purtroppo, sono molto difficili per gli Enti Locali.

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