giovedì 16 aprile 2009

A furia di tirarla, la corda si spezza

La Lega Nord, come noto, è intervenuta pesantemente nella scelta del candidato Sindaco di Saronno, giungendo a dettare anche il nome del candidato ideale, definito come “tenuto sott’olio” (benché l’interessato abbia pubblicamente precisato a chiare lettere di non essere affatto disponibile): la questione, pare, è stata devoluta ai superiori organi regionali e provinciali, che unA candidatA avevano già approvato.
Nel frattempo, come tutti sanno, Forza Italia ed Alleanza Nazionale, insieme ad altri partiti, si sono sciolti e sono confluiti nel P.D.L.
Sorprendentemente, il già Coordinatore di F.I. saronnese – che non risulta essere formalmente il responsabile del P.D.L. a Saronno – ha fatto capolino nella quérelle innescata dalla Lega Nord, profondendosi in un’accorata peroratio dell’alleanza del P.D.L. stesso con la Lega Nord, con la quale, addirittura, sarebbe già stato concordato in massima parte il programma amministrativo (ma non era il programma del candidato Sindaco, secondo la legge elettorale vigente?), sicché, con ginniche genuflessioni e senza fare il nome della candidatA prescelta dal P.D.L., conclude con la considerazione che questa alleanza deve avere la precedenza su ogni altra opinione (chissà perché, a me torna in mente il biblico Esaù, che, per un piatto di lenticchie, vendette la primogenitura…).
A proposito di programma, la Lega Nord – Lega Lombarda per l’Indipendenza della Padania saronnese, con meritoria capacità organizzativa, propone ogni settimana incontri specifici su ogni aspetto della vita amministrativa: in altre parole, il suo programma per l’urbanistica, per l’ospedale, per la cultura, ecc.
Ieri, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha dovuto ammettere di avere fissato al 21 giugno 2009 i referendum elettorali, perché, in caso di accorpamento con le elezioni europee ed amministrative al 6 giugno, la Lega Nord avrebbe fatto cadere il Governo.
Si tratta dello stesso Silvio Berlusconi che, all’assemblea fondativa del P.D.L. di appena due settimane fa ha gridato che questo nuovo partito punta al 51% (si dice che un Ministro illustre ospite sia sbiancato).
Del che non avrebbe bisogno, se i referendum elettorali avessere successo: il P.D.L., da solo, come partito sicuramente più votato, avrebbe il premio di maggioranza e potrebbe governare tranquillamente senza la costrizione di un’alleanza con la Lega Nord, non più indispensabile.

Commento personale: è proprio necessario e strategico, anche a Saronno, accodarsi alle pretese della Lega Nord e porsi in atteggiamento supplice e rassegnato nei confronti dei suoi diktat? Abbiamo già segni evidenti della sindrome di Stoccolma? Forse ci si dimentica che il centrodestra, a Saronno, governa da dieci anni senza i leghisti, i cui Consiglieri Comunali, nonostante l’aria da embrassons nous di un’annunciata alleanza, hanno continuato imperterriti a votare contro ogni provvedimento proposto dai quasi-alleati…
Logico che la Lega Nord cittadina parli di discontinuità (come Follini… E si è visto che fine ha fatto…): non sono mai stati in maggioranza, unico esempio tra le grandi città della Provincia di Varese (come dicono a Roma, je rode…).
Meno logico che una siffatta discontinuità suoni gradita come un balsamo anche a qualche pezzo del P.D.L.; in verità, anch’io non disdegnerei la discontinuità, ma rispetto a taluni esempi indefinibili di parte della maggioranza in questi ultimi cinque anni (su cui tornerò), ben diversi dai primi cinque, in cui il P.D.L. non esisteva ancora, ma – di fatto – nella nostra città era come se ci fosse, stanti l’omogeneità e la lealtà tra i partiti della maggioranza stessa (risultato: Sindaco rieletto al primo turno, contro i calcoli di chi ambiva al ballottaggio, per sistemare le cose con i soliti compromessi tra apparentati dell’ultima ora).
Il proverbio dice che la corda, a furia di essere tirata, si può anche spezzare; lo valuteranno i leghisti, la cui capacità amministrativa è tutta da dimostrare (stare all’opposizione è facile e comodo, basta dire sempre di no… Senza responsabilità alcuna e con tante strizzate d’occhio)? Lo sanno i seguaci del P.D.L., popolo delle libertà, non popolo domestico (della) Lega?

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