mercoledì 20 giugno 2012

I capponi di Renzo: Comune/Aler



Abbiamo seguito con divertita (ma non troppo) sorpresa lo scambio di comunicati-stampa emessi dall’ìnclita Amministrazione Comunale  e ALER Varese in merito all’assegnazione degli alloggi realizzati nella già foresteria del Seminario e in due lotti al Quartiere Matteotti: il Comune accusa ALER di esasperante burocrazia; ALER risponde che i burocrati risiedono in Comune.
Al di là della perla linguistica contenuta del comunicato-stampa municipale («qual’ è il bisogno abitativo»,errore da penna blu commesso alla vigilia dell’inizio degli esami di maturità), notiamo che l’Amministrazione dà un’ulteriore prova di superficialità e di approssimazione, condite con la consueta arroganza: si comporta come se gli alloggi di cui si tratta siano di proprietà comunale e pretende di disciplinarne unilateralmente il destino, diméntica che l’attore principale resta comunque ALER, che ha investito fior di quattrini nella nostra città con l’intervento al già Seminario e con il complesso Accordo di Quartiere al Matteotti.
In realtà, all’attuale transeunte maggioranza, per motivi ideologici e di politica di piccola bottega, queste iniziative non sono mai piaciute, le osteggiò con mille pretesti quando furono portate in Consiglio Comunale ed ora tenta ora di piegarle alla propria volontà (memorabile una frase della potentissima SuperVicesindachessa in carica, pronunciata in una seduta di Consiglio, secondo cui non si capisce quale utilità verrebbe al Comune di Saronno dall’operazione all’ex Seminario: peccato che ALER, oltre ad essersi accollata tutti i costi di progettazione e di esecuzione del recupero dell’edificio, abbia versato cash alle casse comunali la bella somma di oltre 1.000.000,00 di euri… e si sia trattenuto l’onere della gestione dell’edificio…).
Non v’è dubbio che ci debba essere collaborazione tra ALER ed altri Enti Pubblici interessati all’assegnazione degli alloggi ammobiliati (destinati a studenti ed a lavoratori temporanei – si pensi ad insegnanti, agenti delle Forze Armate, infermieri, ecc., fortemente scoraggiati a venire a Saronno da canoni di locazione privati di altissimo costo): diverse voci, competenti per svariati settori, possono concorrere ad efficaci sinergie.
Non v’è dubbio, però, che i ruoli debbano essere rispettati: nel caso di specie, è ad ALER che compete l’assegnazione finale; altri possono (anzi: devono) dare suggerimenti concreti, ma non possono pretendere di fare di testa propria in casa d’altri; nemmeno con la pressione di inutili comunicati-stampa, buoni solo a rinfocolare polemiche.
Mentre gli Uffici Comunali – come sostiene ALER – rallentano il rilascio dei permessi di costruire e l’ìnclita Amministrazione reclama (a qual titolo? Botte piena e moglie ubriaca?) notevoli interventi a spese di ALER per prendersi in carico diversi alloggi (da cui transiteranno nelle casse comunali cospicui affitti), il problema abitativo è esploso con tutta la drammaticità della crisi generale attuale (dopo che, per un decennio, con un’attenta politica di acquisizione di alloggi al patrimonio comunale, si era riusciti a contenerlo, senza alcuna esecuzione di sfratti).
L’ìnclita Amministrazione come risponde? Ipocritamente auspica la collaborazione, ma spara a zero con i comunicati-stampa e con le polemiche; bel modo di agire… Incita al litigio, come se fosse una soluzione e non un mediocre tentativo di celare, dietro il fumo delle parole, la propria incapacità di operare.
Si bèccano tra di loro: come i capponi di Renzo.
E le case… stanno a guardare. 
Vuote.

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