sabato 19 settembre 2015

LA LEGA LEGA? SIAMO GIÀ ALLA CENSURA?




Il 10 settembre scorso ho ricevuto, come tutti i Capigruppo Consiliari, una nota del Direttore del settimanale comunale “Saronno Sette”, in cui si comunicava che il periodico avrebbe ripreso le pubblicazioni il 19 settembre e si invitava ogni gruppo consiliare a trasmettere un articolo (di 1.200 battute massime) entro il lunedì anteriore l’uscita, per la tempestiva pubblicazione. Lo stesso sarebbe valso per i numeri seguenti.
In verità, nulla di nuovo, poiché le stesse regole erano pacificamente seguite da decenni, dai remoti anni ’70 dello scorso secolo, quando fu introdotta la bella ed apprezzata iniziativa della stampa comunale (a fasi alterne il mensile “Città di Saronno” e, poi, anche o solo il settimanale “Saronno Sette”): le varie Amministrazioni susseguitesi hanno puntualmente dato spazio a tutte le forze politiche per esprimersi.  
Venerdì 11 settembre ho inviato l’articolo di UnioneItaliana agli Uffici Comunali, da cui ho avuto riscontro della ricezione. Altrettanto risulta abbiano fatto altri Gruppi Consiliari. Parimenti ieri, 18 settembre, ho inviato al Comune l’articolo di Unione Italiana per il numero del 26 settembre di Saronno Sette.
Ieri sera, al termine del breve Consiglio Comunale, ho appreso che lo spazio su “Saronno Sette” dedicato agli interventi dei Gruppi Consiliari era stato soppresso nel numero del settimanale in distribuzione; ho quindi subito controllato la versione online di Saronno Sette ed ho appunto verificato, con stupore, che la notizia corrispondeva a verità.
Si è creata una certa agitazione tra i Consiglieri Comunali di opposizione, che si domandavano perplessi  le ragioni di tale comportamento da parte dell’Amministrazione; si è solo saputo in camera charitatis che riceveremo una lettera informativa del Direttore di Saronno Sette e che la soppressione sarebbe da attribuirsi ad un ordine del Sig. Sindaco, il quale avrebbe lamentato che gli articoli pervenuti dai Gruppi Consiliari di opposizione fossero solo propaganda.
Orbene, non posso credere che queste “argomentazioni” siano all’origine della decisione soppressiva del   Sindaco o di chi per esso dell’Amministrazione; voglio ancora supporre che si tratti di un fatto tecnico o di uno svarione, cui si porrà presto rimedio. La Lega si è sempre distinta per l’uso della parola “libertà”, sicché non le è sicuramente addebitabile un intento liberticida.
Attendiamo, quindi, con ansiosa curiosità delle spiegazioni dettagliate dal Sig. Sindaco, che confidiamo siano rassicuranti.
Se, invece, come ci rifiutiamo credere, corrispondessero a verità sia la soppressione definitiva dello spazio dedicato ai Gruppi Consiliari (che hanno facoltà, non obbligo, a loro discrezione, di utilizzarlo per il perseguimento dei loro fini politici, per l’informazione delle loro proposte ed iniziative, per commentare l’attività dell’Amministrazione), sia l’impossibile motivazione che si tratterebbe di “propaganda”, dovremmo avere tutti, gruppi politici e cittadini di ogni orientamento, una reazione inequivocabile contro un atto d’imperio, di censura, di bavaglio al libero pensiero.
L’art. 21 della Costituzione pone come principio fondamentale ed essenziale del nostro ordinamento la libertà di pensiero e di espressione e ne è il presidio intangibile. 
Sarebbe gravissimo che la Lega nostrana, con una disinvolta ed inaccettabile operazione di censura, non solo chiuda la bocca all’opposizione, sopprimendo l’unico veicolo informativo da sempre democraticamente anche a sua disposizione, ma si permetta di qualificare “propaganda” a priori e sprezzantemente gli articoli inviati dai gruppi consiliari non di maggioranza, non tollerandone le critiche.
Un cittadino normale, un leghista normale si indignerebbe per la censura preventiva, si vergognerebbe delle prove di regime: ci aspettiamo, dunque, una convinta condivisione di questo naturale sentimento democratico da parte del Sig. Sindaco e della maggioranza leghista.
Urge una risposta tempestiva e rapidissima; con i princìpi fondamentali di libertà non si scherza.
Caro Sindaco, cara Lega, terminate le fatiche dell’assunzione dello staff, a voi la parola.
Sùbito.
Il Gruppo Consiliare di UNIONE ITALIANA


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