martedì 5 maggio 2015

Pensionati nella società: proposte




Importante contributo al programma da parte della lista PENSIONATI di Saronno

Le società lungo-viventi hanno l’opportunità di disporre, tramite gli anziani, di un bagaglio di conoscenze e competenze, fondamentale patrimonio di saperi sperimentati per la continuità sociale di valori culturali che si trasmettono con le relazioni umane.
Essenziale, quindi, la presenza di soggetti portatori di esperienze che, favoriti ad aggregarsi in adeguati ambiti di ritrovo, partecipino da protagonisti alla vita comunitaria, superando la depressiva solitudine e l’emarginazione.
Persone attive, tra l’altro, nel promuovere sinergie tra i Comuni, le istituzioni e il mondo della terza età, per orientare quanti sono in difficoltà e/o disabilità  a trovare le soluzioni più pratiche a fronteggiare i bisogni espressi o latenti.
Realtà di cittadini sempre più a disagio e che, con indignazione, vedono svanire i giusti obiettivi di sicurezza sociale cui hanno concorso con il loro lavoro e che ora, giunti in vecchiaia, avvertono come sempre più instabili.
I princìpi di uguaglianza e di pari dignità ed opportunità per ogni persona costituiscono le fondamenta su cui si basa la nostra vita sociale e civile. I diritti che da essi derivano devono poter essere esercitati, quale il diritto all’accessibilità e alla fruibilità degli servizi pubblici spesso vanificati a causa strutture od attrezzature non raggiungibili da persone che non hanno mezzi propri di trasporto per accedervi ovvero strumenti tecnologici per connettersi.
Paradossale ed ingiusta è la situazione di Saronno dove, ad esempio e proprio in tema di assicurazioni sociali, in discriminante rispetto a realtà socio econ  
 meno consistenti del saronnese, non è presente un’Agenzia Territoriale, o meglio Complessa, dell’Inps. L’ampia utenza è così privata dell’area di attività di prossimità, reception, postazioni informatiche assistite, conoscenza pratica di atti ad alta specializzazione e, soprattutto, dell’azione d’immediata consulenza per prestazioni sociosanitarie ovvero dipendenti da requisiti reddituali. 
Sconcerto suscita l’aver lasciato il saronnese senza la presenza di strutture di giustizia di prossimità, con penalizzazione per chi, per esercitare i suoi diritti di tutela, soprattutto se anziano od impossibilitato ad usare un’auto personale, è costretto a sobbarcarsi spese e disagi per raggiungere luoghi in cui addirittura non vi è una diretta connessione con il mezzo pubblico.
Politiche serie di attenzione alle esigenze della società longeva devono inoltre proporsi di:
  • §  Dare un contributo alle famiglie che assistono in casa anziani non autosufficienti
  • §  Aiutare le strutture e le associazioni che prestano servizio volontario alle persone disagiate anziane e disabili;
  • §  Creare un tavolo permanente tra Comune, ASL e Ospedale per ridurre i tempi di attesa di visite specialistiche ed esami ospedalieri;
  • §  Censire gli alloggi comunali per redistribuire razionalmente gli alloggi delle persone anziane sole, monofamiliari in un contesto socio/abitativo più consono alle nuove situazioni (residence urbani con servizi assistiti).


È necessario uno sforzo congiunto di tutte le parti positive della società civile, in cui, peraltro, la terza età è componente significativa, anche in termini numerici, annoverando circa il 30% della popolazione, per arrivare ad una collettività  in cui le persone d’esperienza siano chiamate a  svolgere un ruolo sempre più attivo.



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