martedì 26 maggio 2015

Primavera o inverno?


Leggiamo su Varesenews le letterali dichiarazioni del candidato Fagioli:
«I saronnesi devono stare attenti a chi oggi si spaccia per centrodestra ma è pronto a portare il voto a sinistra. Siamo gli unici ad aver detto di essere alternativi al centrosinistra mentre altri lasciano sottointendere possibili collaborazioni. Ex pdlellini oggi si presentano come centristi apartitici, mentre centristi di partito renziani con il supporto di Forza Italia vorrebbero acquisire il voto di destra e portarlo a sinistra».
Parole in libertà, di pretto tono propagandistico, in carenza di argomenti, fatta eccezione per slogan triti e ritriti, dalle riserve indiane al martellante urlo "al lupo, al lupo!".
La sua coalizione, tuttavia, ha perso un pezzo: il centro; è rimasta solo la destra; anzi, si è buttata a destra.
Ne rispettiamo, ovviamente, le scelte, che sono tutte opinabili e consentite.
Ma chi ha tra gli alleati una lista che, con dubbio gusto, rievoca primavere di bellezza ossessivamente caratterizzanti un inno alla giovinezza di un passato non certo lodevole con quale credibilità accusa altri di spacciarsi per centro-destra?
Se di spacci si deve proprio parlare, noi vediamo con sconcerto un'involuzione, una deriva con forti tratti ideologici estremi che rende irriconoscibile un partito con il quale ci si era illusi di poter percorrere in comune tratti di strada amministrativa.
Preferiamo rimanere ben saldi nel solco della moderazione come metodo, dell'approccio ragionato ai problemi ed alle soluzioni, senza demagogia e sfruttamento delle paure.
Alternativi alla sinistra, che abbiamo contrastato con competenza e con raziocinio dai banchi dell'opposizione negli ultimi cinque anni, rilevandone l'immobilismo e l'incapacità di governare, e che continuiamo e continueremo a considerare alternativi, com'è nella nostra storia.
Il centro-destra saronnese è qui con noi; è lo stesso centro-destra che ha amministrato per dieci anni la città con buoni risultati, tuttora visibili.
Con la Lega all'opposizione, pronta sempre a dire solo no, acriticamente.
Al di là dei nominalismi, che lasciano il tempo che trovano e che fungono da specchietto per le allodole, noi portiamo come biglietto da visita una consolidata esperienza amministrativa; chi si autopromuove e non ha altro da dire che insinuazioni maliziose e fuorvianti, invece, ama mostrare i muscoli ed offre esclusivamente una gerla di no. 
Primavera di bellezza o inverno di  demagogia?
I Saronnesi non hanno bisogno di richiami e di avvertenze: lo hanno già capito.
  


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