giovedì 20 maggio 2010

Nuova Amministrazione, contingenza, continuità


Devo manifestare la mia soddisfazione per le prime dichiarazioni della nuova Amministrazione: senza voler nulla rivendicare, osservo che sono in perfetta linea di continuità con quanto avvenuto negli ultimi anni.
Fa certo piacere costatare l’interesse ed il rinnovato impegno per il progetto dei Tempi della città, iniziato nel 2005 con Saronno tra le pochissime città ad aderirvi (e, in verità, con ben poco entusiasmo dell’allora maggioranza, che guardava distratta all’operato in tal senso di Sindaco e Giunta; parimenti, l’esplicito consenso per il grande piano stradale, relativo alle opere che la Regione ha finalmente iniziato (Pedemontana, con le opere connesse della “tangenzialina est” di Saronno, della “Varesina bis”, seconda uscita dell’autostrada): per queste, le Amministrazioni 1999-2009 si sono impegnate fortemente,a anche contro fortissime resistenze altrui e perplessità dell’allora minoranza; così vale per la rotatoria di Via Piave, per fortuna già finanziata nel 2007, vista la scarsità di fondi attuale; lo stesso per gli alloggi nella già foresteria del Seminario, le cui opere sono iniziate nonostante le forti obiezioni di parte dell’allora maggioranza e dell’attuale.
Evidentemente, si era seminato bene ed oggi s’incominciano a vedere i frutti; mi auguro che chi ora ci amministra sappia gestire al meglio queste nuove opportunità ereditate.
Prendo anche atto del sano realismo del Sindaco, che ha verificato le difficoltà del bilancio; qui una luce sinistra si abbatte sugli Enti Locali, posto che il Governo ha già annunciato altri tagli per ben 4 miliardi di euri ai trasferimenti a Regioni e Comuni: tanto si parla di federalismo fiscale; per ora, assistiamo ad un’altra scure sulla finanza locale, che – come ho ripetuto sino alla noia durante la campagna elettorale – è ormai ridotta alla sussistenza.
Con questi chiari di luna, non nascondo le preoccupazioni, aumentate dall’ambizione (per certi versi condivisibile) della nuova Amministrazione di affrancare la spesa corrente dagli oneri derivanti dall’edilizia: è un auspicio purtroppo destinato a scontrarsi con una duplice realtà, la crisi dell’edilizia stessa e l’ulteriore riduzione dei trasferimenti statali, che imporranno, come correttamente riconosce il Sindaco, ad operare altri tagli proprio nella spesa corrente (per gli investimenti, se non ci sono fondi, non se ne fanno). E certo, con poco più di 400.000,00 €, si potrà fare una modesta manutenzione stradale…
Sono momenti difficili, nel bel mezzo di una crisi che nessuno può nascondere; non l’ora dei grandi progetti, nemmeno dei dieci grandi progetti annunciati con enfasi dall’Amministrazione, che non sono né finanziati, né finanziabili, almeno per ora. Se lodevole è l’intento di non comprimere la spesa nel settore dei servizi sociali, a cui mi associo pienamente, altrettale dev’essere l’impegno nel dire chiare e tondo ai concittadini che occorre rimboccarsi le maniche; amministrare è complicato e, a volte, impopolare. La nuova Giunta lo tenga ben presente e tralasci onestamente le tentazioni illusorie, che è umano possano provenire da uno stato di euforia per il successo elettorale.
La “politica” lasci il posto all’amministrazione: per quanto nelle nostre capacità, siamo pronti a concorrere ad un grande sforzo per uscire insieme da questi anni di vacche magre.

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