venerdì 24 aprile 2015

Trenta



Ed eccoci a trent'anni da quando ci siamo sposati.
Anche allora, quel 25 aprile 1985, faceva caldo; eravamo circondati dai parenti ed amici, una nuvola impalpabile di affetto.
Molti di loro non sono più con noi, ma i miei genitori, il tuo papà, la tua nonna ci seguono dall'alto, indimenticati ed indimenticabili.
Abbiamo i nostri tre figli, fonte di gioie e di preoccupazioni, che ci riempiono le giornate, anche se ormai sono autonomi e di carattere: diversissimi, ma sempre nostri.
C'è la tua mamma, che per loro stravede.
Come pure il gatto, a cui ti sei piano piano abituata e che accarezzi anche tu.
E ci siamo noi due, nell'equilibrio rispettoso di temperamenti non morbidi, che hanno imparato a non tarpare le ali l'uno all'altra e che ci incoraggiamo a vicenda, soprattutto quando la vita si fa più pesante e complicata e affaccendata: ci siamo temprati, presenze naturali anche quando non ce lo diciamo. Ormai, siamo adulti, seniores, benché lo spirito sia ancora giovane e reattivo.
Le nozze di perle, così si chiamano.
Continuiamo insieme ad inanellarne, senza porci limiti, confidando nella sorte e nella protezione del Cielo.
Abbiamo fatto centro.
Buon anniversario, Marella, anche se - una volta di più - io sono nel pieno dell'ennesima campagna elettorale... Te ne sei rassegnata... Ma mi aiuti. Mi comprendi.
Grazie e ad maiora per noi, per la nostra famiglia.

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