giovedì 22 ottobre 2009

Al "ciocchìn" Franco Erminio Galli


La consegna della Civica Benemerenza della Ciocchina è una celebrazione laica in cui lo spirito civico e la riconoscenza manifestano il meglio della saronnesità in prossimità della grande festa religiosa del Trasporto, da secoli massima espressione comunitaria dei Saronnesi.
Quest’anno, per obiettive ragioni di opportunità (il governo cittadino è seguìto dalla Commissaria Straordinaria dott.ssa Giuliana Longhi), la consegna si è limitata ad una sola benemerenza, che la Giunta Comunale, su mia proposta, aveva decretato all’unanimità con la deliberazione n. 167 del 3 giugno 2009 in memoriam di Franco Erminio Galli, da poco deceduto.
È stato per me emozionante, questo pomeriggio, poter rievocare – su cortese invito della Commissaria Straordinaria – la figura di Franco Erminio Galli, in un’affollata sala del Camino di Villa Gianetti.
Franco Erminio Galli è stato l’occhio dei Saronnesi per più di cinquant’anni, in cui, armato della sua macchina fotografica, ha fissato nell’obiettivo Saronno, i suoi cittadini, gli eventi di ogni genere, i luoghi – anche quelli che ora non ci sono più -.
Una passione smisurata per la fotografia e per la sua città che, seppure nella sua istintiva ritrosia, lo aveva reso notissimo a tutti, partecipante immancabile di ogni manifestazione saronnese.
Uomo mite, cortese e modesto, dal passo svelto, di una gentilezza d’altri tempi, era presente, lo scorso anno, alla cerimonia di consegna della Ciocchina; una presenza talmente abituale e attiva, che ci si è meravigliati di non vedere più negli eventi successivi; una malattia breve lo ha rapito, dopo alcuni anni vissuti nel rimpianto di avere perso l’adorata moglie.
Di lui ho molti ricordi personali, soprattutto la delicatezza con cui mi faceva avere discretamente le fotografie dei miei figli, che spesso mi accompagnavano in qualche manifestazione ufficiale; me le portava in Municipio col sorriso e con affetto, che spero di essere riuscito a ricambiare quando si rendeva confidente e mi partecipava le sue nostalgie.
Ha lasciato un archivio sterminato, che permetterà ai Saronnesi di conoscere il loro recente passato in immagini a modo loro storiche: la cronaca saronnese ritratta in modo oggettivo, com’è l’immagine fissata nella pellicola.
La sua famiglia, generosamente, vorrebbe che questo patrimonio resti alla città, tramite il Comune: è un desiderio che non può non essere condiviso e che mi auguro sia presto realizzato; in tal modo, Franco Erminio Galli, oltre a godere del premio eterno dopo una vita schiva e gentile, continuerà a vivere nelle sue fotografie e nella memoria dei Saronnesi, di cui ha preservato decenni di storia.
Il suo occhio non si è spento, ha solo cambiato dimensione; per noi che continuiamo ad essere saronnesi, è motivo di orgoglio averlo apprezzato e, oggi, premiato con il massimo riconoscimento civico; che sia d’esempio a tutti, lui uomo mite che oggi, se fosse stato presente, sarebbe inevitabilmente arrossito per l’onore di un premio assolutamente meritato.

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