mercoledì 7 aprile 2010

LE STRANE AMNESIE DEI CANDIDATI AL BALLOTTAGGIO


C’è poco da stare allegri dopo aver letto gl’interventi dei due candidati a Sindaco, che si affronteranno domenica e lunedì al ballottaggio.
Intervistati in parallelo da “La Prealpina”, hanno rispettivamente risposto così ad una maliziosa domanda (“Acquedotto, strade, fognature a pezzi. Ma avevate idea di tutti questi problemi?”): Porro: “Da consigliere anche con il massimo impegno non puoi capire come stanno le cose. Io le avevo scoperte nella scorsa campagna elettorale”; Marzorati: “No, da consigliere comunale no. Ne sono venuto a conoscenza in questi tre mesi da candidato sindaco”.
Bisogna ammettere che la domanda punta ad un effetto a sorpresa, anche se è assolutamente banale: che le strade abbiano dei problemi è sotto gli occhi di tutti, come sempre dopo la stagione invernale, quest’anno particolarmente lunga e dura. Chiunque sa che, in inverno, le strade si rovinano (anche per la pretesa di spargimento incontrollato di sale) e che, nella brutta stagione, si possono eseguire solo interventi palliativi, in quanto le riparazioni vere e proprie sono tecnicamente possibili ed utili solo dalla tarda primavera alla fine dell’estate, con i materiali appropriati. Si tratta di una costatazione di esperienza comune: tutti sanno quanti lavori si fanno da maggio ad ottobre, anzi spesso ci si lamenta per i disagi che ne derivano. Fenomeno che Saronno condivide con qualsiasi altro Comune: basta girarsi attorno. Puntualmente, anche quest’anno, seppure con le ristrettezze di bilancio, stanno per iniziare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria: nella stagione appropriata.
Fognature a pezzi? L’isolato episodio di Via Lanino, dove si è verificato un crollo di una condotta vecchia di almeno ottant’anni, è così eclatante? Certo, l’approvvigionamento di nuove tubazioni di diametro oggi non più standard e di dimensioni fuori misura, peraltro site a otto metri nel sottosuolo, ha complicato le riparazioni; ma ormai si è verso la fine dei lavori. Quante migliaia di metri di fognature sono stati rifatti (o fatti ex novo dove non esistevano, come i marciapiedi) negli ultimi dieci anni? Basti citare Via Volta, Via Campo dei Fiori, la nuova condotta madre di Via Milano, l’allacciamento in corso in Via Filippo Reina. Certo, molto c’è ancora da fare, ma molto è già stato fatto.
Acquedotto: i risultati delle costanti analisi dell’acqua somministrata dall’acquedotto di Saronno sono da anni pubblici e consultabili da chiunque nel sito di Saronno Servizi s.p.a. L’acquedotto non è a pezzi, grazie anche agli interventi eseguiti dall’Amministrazione Comunale, tra il 2002 ed il 2003, con l’approntamento di un nuovo pozzo a Cassina Ferrara e di un nuovo pozzo sostitutivo in Via Novara, con una spesa di oltre € 500.000,00=, mentre Saronno Servizi s.p.a. ha costantemente provveduto, nel corso degli anni, alla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete ed al monitoraggio delle acque. È stato anche annunciato che, nel primo semestre del 2010, saranno realizzati un nuovo pozzo ed interventi di approfondimento in altri, per il che la Commissaria Straordinaria ha già disposto l’assunzione di un mutuo e che in caso di necessità il nostro acquedotto sarà allacciato a quelli dei Comuni confinanti. Si può quindi ragionevolmente concludere che, in tempi brevissimi, la situazione sarà soddisfacente ed adeguata sotto il profilo sia quantitativo, sia qualitativo. Né va dimenticato che, dopo anni di incertezze, le competenze in materia di gestione dell’acqua sono passate all’ATO provinciale, consorzio obbligatorio di tutti i Comuni della Provincia. Impossibile fare investimenti quando non era nemmeno chiaro chi li avrebbe potuti o dovuti fare. il Comune di Saronno ha dovuto quindi pochi mesi fa assumere un mutuo per la realizzazione di un nuovo pozzo ed altri necessari interventi, a carico del proprio bilancio, perché l’ATO – che sarebbe l’ente competente - non ha i fondi; ma ha dovuto richiedere a Varese un’autorizzazione!
Per conoscere quanto appena detto, non c’è bisogno di essere Consiglieri Comunali, né di aprire chissà quali cassetti: l’amministrazione è tutta pubblica e una legge consente a chiunque di accedere agli atti amministrativi: a maggior ragione ai Consiglieri Comunali, di maggioranza e di minoranza, che non hanno limitazioni in tal senso.
Appare, quindi, sconfortante che Consiglieri Comunali di lungo corso, come entrambi i contendenti, confessino di avere scoperto solo in occasione della campagna elettorale dati e fatti che sono da sempre di dominio pubblico: proprio loro che, ogni anno, in sede di approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo, avevano l’istituzionale dovere di verificare anche quanti soldi e quali risorse venivano destinati alle manutenzioni e, se ritenuti insufficienti, avrebbero dovuto proporre, quantomeno, degli emendamenti: non se ne è mai visto uno.
Il Municipio è una casa di vetro, non ha segreti, che nell’àmbito pubblico non possono nemmeno esistere: orbene, i Consiglieri Comunali hanno il compito fondamentale di dettare indirizzi all’Amministrazione e di fungere da ispettori della stessa; che cosa significa che “da consigliere anche con il massimo impegno non puoi capire come stanno le cose”? Capire?? Bisogna forse fare degli studi particolari?? Basta leggere gli atti ed i provvedimenti, tutti scritti, chiedere all’Amministrazione e soprattutto ai funzionari ed ai tecnici comunali (che ne sono competenti), scrivere interpellanze e interrogazioni, proporre emendamenti e mozioni, incalzare nelle discussioni pubbliche!
Altrimenti si scaldano solo le sedie della Civica Sala Consiliare “Dottor Agostino Vanelli”. E, ahimé, anche la poltrona di Capo dell’Amministrazione: dal 12 aprile occupata da chi, come Consigliere Comunale, o non ha capito o non ne aveva conoscenza.
Sperèmm…

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