venerdì 23 aprile 2010

Habemus Papam


Nuova Giunta, nuove e vecchie abitudini.
Molto bene il numero dei componenti, sei: corrispondono ai settori “tradizionali” della ripartizione organizzativa della macchina comunale. Ora sarebbe utilissimo, in termini strutturali, costituire commissioni consiliari permanenti, una per ciascun assessorato, in modo tale che le proposte di deliberazioni giungano in Consiglio Comunale già preventivamente discusse in sede referente dai rappresentanti di maggioranza ed opposizione, con indubbio beneficio per la celerità dei lavori consiliari (sempreché i Consiglieri Comunali vi partecipino: l’amministrazione non si fa solo nel dopolavoro…, richiede impegno)..
Non si può ancora discutere della competenza dei designati, poiché occorre vederli all’azione; qualche sorpresa c’è tra i nuovi governanti cittadini: ma a loro va augurato buon lavoro, anzitutto; mi si permetta di invitarli a rapporti continui e stretti con i funzionari, che hanno vasta esperienza tecnica e sanno dare suggerimenti decisivi; spero continui l’abitudine di tenere le sedute nel pomeriggio, così da poter coinvolgere dirigenti e responsabili dei servizi nelle discussioni tecnico-amministrative; si risparmia tempo e si adatta la “politica” alle esigenze della legittimità e della praticità.
Ho sentito serpeggiare malumori per la presunta elevata età dei nuovi Assessori (età media: 58,6 anni): si tratta, a mio avviso, di un falso problema; l’età non è determinante (forse influisce sull’immagine), quel che conta sono la dedizione e la presenza instancabile sul pezzo. Un ripasso del “Cato maior de senectute” di Cicerone tranquillerebbe in punto.
Ho notato, dalle fotografie, una “novità”: il Sindaco a capotavola; io mi sedevo a metà del lato lungo del tavolo, così eravamo “di fronte”, ci si guardava negli occhi. Adesso il ruolo è plasticamente definito: d’altronde, il Sindaco non deve mai dimenticare di essere il capo dell’amministrazione, di cui risponde sempre, soprattutto davanti ai cittadini, che “personalizzano” l’istituzione nella figura che hanno eletto direttamente; per questo pretenda sempre dai suoi Assessori – pur nel rispetto del loro lavoro – di essere puntualmente informato.
Auguriamoci che i partiti non cerchino di sostituirsi o di condizionare l’Amministrazione.
Più complicata, invece, l’annunciata volontà di attribuire una competenza in un settore diverso a tutti i Consiglieri di maggioranza: la legge non prevede “Consiglieri delegati”; si può, tutt’al più, incaricare i Consiglieri di singole materie o progetti, sui quali – tuttavia – non hanno competenza iure proprio; non sono nemmeno delegati degli Assessori, a loro volta delegati dal Sindaco; il delegato, infatti, non può a sua volta delegare. Questi Consiglieri, quindi, saranno persone di buona volontà, si applicheranno allo studio di particolari problematiche, ma resteranno privi del potere di firma e di rappresentanza dell’Ente. La legge, sotto questo aspetto, non aiuta.
Figura ibrida e non definita, finiranno – come l’esperienza m’insegna – o col disinteressarsi, perché carenti di effettive funzioni autonome, o con il tentare istintivamente di assegnarsi còmpiti che non sono di loro competenza: il Sindaco vigili e sia sempre attento, non per sfiducia, ma per regolarità amministrativa.
Il 3 maggio seduta inaugurale del Consiglio Comunale, con il giuramento del Sindaco: sarà una seduta celebrativa e interlocutoria, molto più “politica” che amministrativa; il bello verrà dopo.
Attendiamo con ferma serenità; appena possibile e senza cagionare soverchio disturbo, vedrò di visitarli ad uno ad uno: visita di cortesia e di reciproca conoscenza; poi, ognuno secondo il proprio ruolo. Col massimo rispetto.

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