lunedì 12 aprile 2010

Il crepuscolo degli dèi


Il popolo saronnese si è espresso: è stato tranchant, come una spada affilata, senza lasciare spazio ai dubbi.
Da parte mia, anzitutto, gli auguri di buon lavoro al Sindaco eletto, Luciano Porro, questa volta munito di maggioranza e, come tale, in grado di governare la città: forse non tutto il male vien per nuocere; ora - diversamente da nove mesi fa - sussistono le condizioni per la stabilità.
Insieme agli auguri, la mia vicinanza personale ed affettuosa per la responsabilità forte che da oggi grava sulle sue spalle; so che cosa significa essere in servizio permanente effettivo, 24 ore su 24, a favore della città; so che, accanto alla comprensibile euforia della vittoria conseguita, c'è già il pensiero per l'impegno, per lo sforzo che lo coinvolgerà quotidianamente nei prossimi anni. Ma ha le spalle larghe e non è solo.
In più, come tanti Saronnesi, confida anche lui nello Sguardo gentile e materno che da più di cinque secoli accompagna benevolo la nostra comunità dallo splendore del Santuario.
Con il ruolo assegnatoci dagli elettori, sia io, sia Annalisa Renoldi vivremo attenti e senza pregiudizi l'Amministrazione che oggi si inaugura: ricerchiamo tutti il bene di Saronno, seppure con sensibilità e funzioni diverse; è l'ora di essere attenti più a ciò che unisce, che a ciò che separa, soprattutto in momenti così difficili.
Noi siamo pronti, insieme ai tanti amici di Unione Italiana.
Come ci auguriamo siano pronti, nella compagine oggi sconfitta, a sorpassare presto la delusione, per mettere mano ad una credibile opera di profonda riflessione su un fatto eclatante: che una città di tradizioni moderate e di centrodestra - confermate larghissimamente il 28-29 marzo scorsi alle elezioni regionali - abbia scelto in modo diametralmente opposto alle contestuali consultazioni comunali.
Le idee, anche le più belle, camminano comunque sulle gambe delle persone: nelle persone, dunque, occorre ricercare il nesso causale di un disagio talmente forte da spingere i Saronnesi a decisioni solo apparentemente schizofreniche, ma non meno clamorose.
Nel nostro piccolo, con la fondazione di Unione Italiana, abbiamo cercato di svolgere una serena ed introspettica analisi ed abbiamo formulato proposte di programma che quasi 1900 persone hanno condiviso, superando anche la difficoltà "sentimentale" di staccarsi da una collocazione politica cui aderivano da lustri.
Per questo siamo stati derisi, ingiuriati, sottovalutati - con un crescendo di superbia e di personalismi mai visti in una campagna elettorale a Saronno.
Abbiamo buona memoria, ma non serbiamo rancori; di certo, abbiamo potuto misurare le persone, le stesse che nove mesi fa hanno favorito lo sgambetto nei confronti dell'allora candidata a Sindaco, definita "sbagliata" e proclamato l'ostracismo nei confronti di tanti altri; se oggi usassimo lo stesso metodo definitorio, dovremmo passare a termini ben più impegnativi.
Ci limitiamo ad un epitaffio, nella speranza che, con la sua levità spiritosa, fomenti serie riflessioni in chi siederà sui banchi dell'opposizione in Consiglio Comunale: distinti e distanti, secondo una celebre definizione del Presidente Cossiga.
Forse i Saronnesi, con il loro voto, hanno voluto inaugurare una stagione nuova nella vita politica cittadina; nessuno di noi è statico come un paracarro; per quanto ci concerne, contribuiremo come minoranza, auspicando che la novella maggioranza sappia essere più istituzionale di quanto non abbia dimostrato negli scorsi dieci anni dai banchi opposti: farebbe solo bene alla comunità, non a chi è all'opposizione, che rimane alternativa.
Ci pensi il nostro Sindaco; da noi troverà le porte aperte. Per Saronno.

Pierluigi Gilli
Consigliere Comunale di Saronno per Unione Italiana

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