martedì 1 giugno 2010

La Repubblica degli Italiani



Il 2 giugno ci fa riscoprire le nostre origini, non senza orgoglio: le origini di un popolo, che si è distinto nel mondo per la sua fantasia e per il suo amore per il bello, tramandatoci da secoli di sensibilità quasi congenita per l’arte, per il paesaggio, per la memoria delle generazioni precedenti.
È la nostra amata bandiera che ci vede riuniti in comunità, particolarmente allorquando il Paese è scosso dai fantasmi di una difficile congiuntura economica: “Bisogna scuoterci di dosso quel torpore che si è largamente diffuso, rifuggire dalle sottili dispute che consumano la vita quotidiana” - ammoniva il 2 giugno 2005 il Presidente emerito Ciampi, che si appellava a noi tutti Italiano dicendoci: “Affrontiamo, confrontandoci, i problemi veri del Paese con la volontà di arrivare a soluzioni condivise. E traduciamole in atti concreti. Abbiamo avuto la fortuna di nascere in un Paese unico al mondo, per le sue bellezze naturali, per il suo patrimonio di civiltà". Parole più che mai attuali e che ci devono spingere, nel giorno di festa, a riscoprire le ragioni dello stare insieme come comunità nazionale e la volontà di superare i problemi strutturali della Nazione, consapevoli che gli anni delle cicale sono inesorabilmente finiti: ritorniamo ad essere formiche, lasciando dietro di noi abitudini fin troppo spensierate, che non ci possiamo permettere, né economicamente, né eticamente.
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Noticina: ho partecipato insieme agli amici di Unione Italiana alla cerimonia dell'alzabandiera in Piazza Libertà ed ho ascoltato con interesse il discorso celebrativo letto dal Vicesindaco Valioni, in massima parte condivisibile. Volti vecchi e nuovi, forte presenza di rappresentanti della nuova maggioranza e dell'Amministrazione (il Sindaco all'estero); dell'opposizione, c'era solo Unione Italiana. Mancava la Lega Nord-Lega Lombarda per l'indipendenza della Padania (come stupirsene? Con la scelta di quella denominazione, si distingue dall'Italia; anzi, vagheggia l'indipendenza!); mancava, soprattutto, il PdL (non c'era nessuno dei suoi sei Consiglieri Comunali, io non li ho proprio visti. Sulla Repubblica è prevalso il ponte?).

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