giovedì 9 giugno 2011

I “sinceri democratici”


Riporto per esteso un intervento di Lorenzo Guzzetti, dal suo blog, illuminante sul clima di fanatica aspettativa tra i (mi auguro solo i più facinorosi) sostenitori dei quattro sì ai referenda:
"Cari amici, vi voglio segnalare quanto successo nella giornata di ieri sempre sui referendum. Grazie a un mio amico che ha ricevuto una mail e me l’ha inoltrata posso darvi delle prove concrete che spero vi facciano riflettere su coloro che si ergono a paladini della democrazia e della libertà di informazione ma che proprio tali non sembrano. Anzi…lascio a voi ogni commento.
Questa mail che ho ricevuto è stata inviata alle 13:48 da un rappresentante del “Movimento per l’acqua bene comune” (ma anche rappresentante del Movimento a 5 stelle…così a me si presentò poco più di un anno fa) e mi battezzava come segue: il testo della mail era il mio articolo di ieri introdotto da uno sferzante “Leggete e rispondete a questo personaggio direttamente nel suo blog”.
Da quel momento, nel mio blog, si è scatenato l’inferno. Dal primo commento delle 14.28 fino all’ultimo delle 22:38. Fino a quel momento i toni, con chi aveva commentato, erano quelli di un confronto serio e bello. Ora vi elenco, ma potete rileggerli nell’articolo, le frasi che io isolerei per una riflessione:
“le tue poche idee sono confuse e mal argomentate..”
Dovresti stare attento a fare tali affermazioni”
“Tu e nemmeno il tuo “amico” Gilli non avete oggettive argomentazioni in merito ed in nessun articolo della costituzione italiana si fa mezione a quello che dici”
“Non sono convinto che sia servito scriverti ma ho voluto provare..chissà mai che la tua coscienza possa avere un ravvedimento..”
“Invece di spendere soldi per acquisire voti,cercate di pensare di più al bene pubblico.”
“Definiamo i ruoli. Io sono un cittadino,faccio domande e sollevo problemi.Lei è un politico e trova/cerca delle soluzioni.Nessuno l’ha obbligata a fare il sindaco.”
il tenore della risposta non mi è piaciuto.”
“Lei afferma che è un suo diritto astenersi,ma detto da un sindaco è deprimente,è avvilente.”
“Trovo però sconcertante che un Sindaco non conosca l’abc della gestione dell’acqua.”
“Forse qualche dibattito con i promotori del referendum, più che gli auspici di far loro pagare i costi del referendum, l’avrebbe aiutata a capire meglio il problema.”
come osi metter in dubbio i comitati referendari”
“allora sei un uomo confuso
nessun uomo di un benchè minimo spessore culturale e politico afferma quello che dici tu..”
“magari ti abitui all’idea”
“E’ inammissibile che chi ricopre una carica pubblica inviti la gente a non andare a votare, andrebbe denunciato.”
“Dai Lorenzo.. non è difficile.. prova a pensarci su..”
Ecco qua alcune perle di saggezza che mi lasciano basito e che contestualmente mi fanno dire:
1. Meglio avere come amico Gilli che questa gente. Viva il mio amico Pier, lunga vita!
2. Il signor Oscar si è contenuto, mettendo asterischi, nello scrivere palle come vanno scritte e culo come va scritto. Con tutta la violenza verbale scatenata in una giornata dai suoi amici non ci saremmo mica spaventati per palle e culo. O forse che ci vogliano proprio le palle?
3. Proprio la stessa persona che ha mandato la mail mi chiese in un incontro di fare in modo che in Consiglio Comunale io chiedessi il voto da casa ai cittadini. Il genio non si rendeva conto che con le sue parole mandava in due minuti a puttane (senza asterischi) secoli (S-E-C-O-L-I) di teoria della rappresentatività che sono fatti salvi dai Greci in poi. Un consiglio: alle prossime elezioni candidate la Marcuzzi che con il televoto fa 8 milioni di telespettatori a lunedì.
4. Io rimango libero e con il coraggio delle mie idee. E da libero quale sono ho capito una cosa: se l’inizio del dibattito con i miei cittadini e coloro che educatamente mi avevano posto delle osservazioni (come Catia o lo stesso Eugenio) mi aveva comunque aperto a un confronto, questo atteggiamento mi ha fatto reso convincente la scelta di non andare a votare.
5. C’è da avere paura a pensare che questa gente si spaccia per paladina della libertà. Dietro la maschera ecco cosa c’è: chi non la pensa come loro ”deve stare attento”, “andrebbe denunciato” e via discorrendo… 
Viva la libertà! Lorenzo"
Insomma – ho annotato - ravvediamoci, Lorenzo: come vedi, tanti illuminati si preoccupano amorevolmente di "istruire" i riottosi. 
Della serie: "ti costringo ad essere libero".
Come molti illustri predecessori: i rivoluzionari à la Robespierre, le camicie nere che "avvertirono" Matteotti e i Fratelli Rosselli, Berja che processava i dissidenti in vista della loro autocritica, Pol Pot con i Cambogiani. Anche il Dott. Mengele, nell'infilare la siringa con il veleno letale, sussurrava suadente alla vittima che ... era per il suo (di lei) bene.
Bella prova del vento del cambiamento! 
Orwell sempre più di attualità: tutti gli animali sono uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri  (“La fattoria degli animali”).
Non praevalebunt.

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