La vicenda delle “Iene” ha distratto dall’argomento più pregnante e più sentito (in mancanza d’altro) dall’opinione pubblica saronnese: la limitazione della velocità a 30 km/h.
Il 15 aprile scade la proroga della nota ordinanza sindacale, che l’Amministrazione ha già annunciato di voler sostituire con un provvedimento generale e duraturo.
Siamo, però, in uno Stato di diritto, come dimostra una recentissima sentenza della Corte Costituzionale, non priva di riflessi sulla vexata quaestio.
Per non parlare di altre norme, delle quale mi sto diligentemente occupando con intenti nomofilattici.
Attendiamo i provvedimenti così fortemente voluti dalla provvisoria e transeunte Amministrazione: verificheremo puntualmente, anzi puntigliosamente, se Saronno appartiene ancora alla Repubblica Italiana ed al suo ordinamento di Stato di diritto o se, invece, sia ormai un’enclave autonoma soggetta al capriccio educativo legibus solutus dei suoi premurosi reggitori.
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