mercoledì 27 aprile 2011

Ricami (39): i giochi del grande timoniere


Archiviata la pausa pasquale, ritorniamo su argomenti di viva importanza per la nostra città, quelli che la deludente Amministrazione, stitica in provvedimenti concreti, offre alla nostra riflessione.
Il Sindaco, la scorsa settimana, con alcune esternazioni, ha rivelato quali siano i capisaldi della sua azione ed i princìpi fondamentali cui Egli la ispira.
Con seccata sintesi – di cui ha il dono quand’è in imbarazzo (altrimenti è presto preso da una torrenziale tendenza omiletica) – ci ha indicato che:
1) L’Amministrazione è un giocattolo;
2) Il dissenso verso le Sue scelte non è comprensibile;
3) L’apparato comunale, al suo servizio, è infallibile.
Esaminiamo partitamente codesti Alti Pensieri.
1) Secondo la Sua Elevata Opinione, i miei interventi sarebbero dettati dalla circostanza che io non mi sarei ancora rassegnato ad aver perso il giocattolo, scil. l’incarico di Sindaco, sicché parlo a vanvera, null’altro avendo da fare.
Per l’attuale primo cittadino, dunque, il ruolo istituzionale è un giocattolo? È questo il Suo concetto dell’incarico?
Ne avevamo il dubbio, da come sta riducendo la città, ad un immenso plastico di trenini Märklin e di costruzioni Lego, con le nove zone, un 30 di qui, un 50 di là, una dadolata di cartelli di cartone dappertutto, qualche multanova in agguato.
Leggerezza e superficialità impressionanti di chi ci dovrebbe governare, che - per denigrare chi l’ha preceduto - non esita a farsi beffe di un ruolo pubblico istituzionale che travalica la persona che lo ricopre pro tempore.
Il Sindaco, infatti, non ha ancora capito che io sono tuttora Consigliere Comunale, eletto da un buon numero di Saronnesi, i quali mi hanno dato il compito di rappresentarli. Proprio in tale veste, è mio dovere – prima che mio diritto – esprimermi sulle decisioni dell’Amministrazione, sia quando le approvi (purtroppo succede sempre più raramente), sia quando le contrasti.
Quindi, se di giocattolo Egli vuole maldestramente chiacchierare, un giocattolo, un giocattolino io ce l’ho ancora, per volontà dei Saronnesi, a nome dei quali sono titolato per intervenire legittimamente nella vita pubblica. 
Ma Lui, il grande Giocoliere, lo sa che i Consiglieri Comunali hanno diritto di parola?
2) Ne consegue che il nostro Reggente nemmeno conosce l’abc istituzionale e, dietro l’apparenza di volere partecipazione e confronto, proclamata un giorno sì e un giorno sì, cela fastidio per chi osa dissentire: ci vorrebbe tutti ai giardinetti ad ammazzare il tempo; innocui, sorridenti, convertiti e plaudenti Consiglieri Comunali di opposizione, tirati fuori solo per le grandi occasioni, da esibire come inutili soprammobili.
Com’è democratico il Sindaco; ai “miei” tempi, insieme ai suoi compagni e sodali, mi dava del Napoleone; oggi, con il giocattolo tra le Sue mani, Lui si comporta da Napoleone al cubo.
Erano divertenti, innocenti sarcasmi, con cui l’allora composita minoranza si trastullava, null’altro da avendo da proporre e da opporre.
Oggi, invece, la maggioranza per caso si è trovata di fronte un’opposizione competente che fa davvero il suo mestiere: interpellanze, interrogazioni, mozioni, interventi in Consiglio Comunale e sui mezzi di comunicazione; addirittura proposte alternative e correttive; addirittura (mai successo!) emendamenti al bilancio comunale! 
Insomma, un’opposizione che non si limita a dire di no, che non fa mancare il numero legale, che partecipa alle Commissioni, che sottolinea l’impreparazione della provvisoria maggioranza, che rileva i macroscopi errori nelle proposte di deliberazione al Consiglio Comunale e le fa ritirare.
Tra i Reggitori, dopo la sorpresa (confidavano che la minoranza se ne stesse quatta quatta con la coda tra le gambe), l’irritazione sempre più nervosa, unita a massicce dosi di arroganza e di senso di congenita superiorità; avanti con la propaganda, con l’educazione popolare, con il polverone dei 30 all’ora, senza andare troppo per il sottile (ci sono già le polveri, di sottile), così da annebbiare il vuoto di un anno di improduttiva attività amministrativa, distintasi solo per una tettoia per biciclette municipali, riduzione dei contributi agli anziani, riduzione delle corse del trasporto pubblico, l'abolizione della nuova caserma della Guardia di Finanza in cambio di un inutile trasloco di uffici già funzionanti…
Naturalmente, a corollario, gli altri – che non hanno fatto niente in dieci annidevono solo star zitti!
Alla lunga (ma quanto??) i Saronnesi impareranno, si educheranno e magnificheranno i risultati di una politica amministrativa così saggia, illuminata e progressista.
Nel frattempo, non disturbate il manovratore, zitti e a cuccia; il dissenso è sbagliato, non è tollerabile; la comprensione va riservata solo ai bisognosi, a chi è in preda al disagio, massime quello giovanile.
3) L’Amministrazione non sbaglia mai, per definitionem: pensosa, impartisce gl’indirizzi all’apparato comunale, che – come un suo uomo, con disciplina da quadrato militare – s’ingegna a dare esecuzione alle direttive sindacali-assessorili e sforna provvedimenti. Con quale costrutto, non si sa, soprattutto quando si vuole l’impossibile (quante delibere sono state ritirate…).
I funzionari sono diventati organici all’Amministrazione e, siccome questa è infallibile, sono infallibili anche loro.
Non abbiamo la pretesa che le nostre lunghe ed articolate riflessioni sulla legittimità delle ordinanze sui 30 all’ora siano state lette a Palazzo: in quanto provenienti da noi, il Sindaco non capisce la nostra opposizione; già, non capisce, non comprende come il Suo giocattolo non piaccia; in fondo, si tratta di una bazzecola, della modifica surrettizia del codice della strada da parte di un singolo Comune… Ma lo scopo è nobile, alto, educativo: quindi, che problema c’è? Chi è contro, sbaglia.
Purtroppo, da anni, è stato abolito l’organo di controllo degli atti dei Comuni, l’O.RE.CO.; tuttavia, anche se è molto più complicato, i controlli sussistono ancora.
Ci perdonerà il Timoniere, ci perdoneranno i suoi compagni con l’apparato comunale se noi tapini all’opposizione oseremo chiedere a chi di competenza il riesame di siffatte ordinanze?
Come si vede, il Giocoliere ci ha regalato altri giocattoli.
Per sé, Egli ne ha una ricca collezione, che avrebbe volentieri sfoggiato nella ahilui troppo breve comparsata televisiva sul TG1 RAI: Saronno paese (sic!) dei 30 a reti unificate?
A presto notizie.

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