venerdì 23 luglio 2010

Il linguaggio vergognoso di un Silla padano


Non è il caldo, purtroppo, che rende sgangherata la penna del Consigliere Dott. Angelo Veronesi, Capogruppo della Lega Nord (ecc., ecc.): la di lui volgare replica (http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=179091), stizzita ed intrisa di malintesi e contraddizioni, non merita alcuna risposta, se non per chiosare un finissimo particolare lessicale: il termine “porcate” (sic) che il neo-Silla usa con disinvoltura e che è di per sé dimostrativo della profondità culturale di chi se ne serve.
Non ci lasceremo coinvolgere da simili provocazioni, né temiamo i risultati delle inchieste che, tra fischi e fiaschi, l’ìnclito rappresentante leghista annuncia e minaccia: continui così, non fa che confermarci nella nostra opinione che sia impossibile e non igienico discutere (e men che meno allearsi!) con chi applica questo linguaggio vergognoso nel dibattito amministrativo ed indulge ad insinuazioni poltronesche, spia di una mentalità che coerentemente Unione Italiana ed i suoi eletti non conoscono.
Buon pro gli faccia; anzi: prosit!
Saronno, 21 luglio 2010.

Pierluigi Gilli, Capogruppo di Unione Italiana

mercoledì 21 luglio 2010

Come perdersi in un bicchier d’acqua


Col caldo che fa, il Capogruppo della Lega Nord (ecc.) ci investe con secchiate d’acqua, purtroppo calda, nemmeno capace di rinfrescarci (http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=179014).

Il Dott. Veronesi, in verità, crede di rinfrescare la memoria dei Saronnesi sulla vicenda dell’affidamento della gestione dell’acqua a Saronno Servizi s.p.a.; per contro, mettendo insieme argomenti appena orecchiati, ci ammannisce un minestrone con tutte le verdure possibili, dimostrando la confusione che regna indiscussa nel suo partito in merito alle problematiche legate all’acqua.
Esordisce come un novello Silla, redigendo una sorta di lista di proscrizione, indicando chi – Sindaci, Assessori, Consiglieri Comunali – ha promosso prima l’affidamento a Saronno Servizi del servizio idrico, poi la trasformazione di Saronno Servizi in società per azioni.
Vediamo con ordine: bene fece, nel 1999, l’allora Amministrazione ad incaricare la nostra municipalizzata di gestire l’acqua quando, nel contempo, gli altri Comuni soci con Saronno di Lurambiente avevano scelto di dare identico mandato a questa società; fu una scelta intelligente, poiché ha permesso una gestione più economica ed incisiva, tramite l’agilità di un ente non costretto dalle pastoie della burocrazia. La convenzione tra Comune e Saronno Servizi ha mantenuto la proprietà dell’acquedotto alla città, il controllo del Comune sulla gestione e le decisioni sulle tariffe (peraltro ferme da 17 anni!) e le decisioni sulle opere di investimento e straordinarie.
Una gestione, quindi, totalmente pubblica, in ogni senso, che ha dato buona prova di sé, anche sotto l’aspetto tecnico. Infatti, Saronno Servizi era (ed è) di totale proprietà pubblica; e così è rimasta quando, nel 2002, per disposizione di legge (legge del Governo Berlusconi II, con la Lega Nord in maggioranza), da municipalizzata fu obbligatoriamente trasformata in società per azioni: cambiava la forma, ma non la sostanza; il 100% delle azioni di Saronno Servizi era ed è di proprietà dei Saronnesi (salvo una minima par-tecipazione di altri Comuni vicini), quindi pubblica; tutto ciò che fa parte del patrimonio di Saronno Servizi, inclusi due pozzi realizzati con fondi propri della società e contributi regionali, è di proprietà comunale, poiché le azioni sono di proprietà del Comune di Saronno, cioè dei Saronnesi.
Questa la realtà, che il Dott. Veronesi non riesce e non può smentire, neppure ri-correndo al presunto effetto dell’estrapolazione di qualche frase dallo Statuto della nostra società: gli atti vanno letti e considerati nel loro insieme, non a spizzichi e bocconi addomesticati e mal digeriti.
Unione Italiana è per la proprietà pubblica dell’acqua, come lo sono sempre stati i suoi due Consiglieri nei dieci anni della loro Amministrazione, in cui, a partire dall’abortita esperienza di Reteacqua s.p.a., sino all’ATO – Consorzio obbligatorio in via di chiusura (nel 2011) hanno instancabilmente promosso la gestione pubblica del servizio idrico integrato tramite le nostre società pubbliche (Saronno Servizi e Lurambiente), sul presupposto della proprietà comunale delle reti.
Piuttosto è il Governo, di cui il partito del Dott. Veronesi è socio dominante, che prevede altro per la gestione (l’affidamento con gare pubbliche, prevedibilmente vinte solo da grosse società private, magari straniere) e l’obbligo per le società “municipalizzate” pubbliche (come le nostre) di acquisire soci privati: il che può forse essere conveniente per attività e servizi non strategici e di limitata rilevanza, ma non certo per l’acqua, che è un diritto nativo di ogni uomo e di ogni comunità, anche la più piccola.
Rinviamo al Dott. Veronesi, dalla prosa finissima, la sua osservazione sul coraggio di chi ha votato con coerenza la mozione approvata dal Consiglio Comunale; a noi sembra che a Lui non difetti questo coraggio, quello di spacciare per verità argomenti non compresi e mal assimilati, nonché comportamenti governativi contraddittori.
Ma, si sa, la Lega Nord è partito di lotta e di governo e può permettersi di rigirare la frittata come le pare; che frutto essa tragga da questo pestà l’acqua in dal murtée a noi sfugge; piuttosto, si è persa in un bicchier d’acqua.

Saronno, 21 luglio 2010.

Per il Gruppo di Unione Italiana, il Capogruppo Prof. Avv. Pierluigi Gilli