sabato 2 aprile 2016

Ben tornati “Nonni Amici”




Lo scorso anno, nel redigere il programma elettorale di Unione Italiana scrivevamo: “Sono altri obiettivi il ripristino dei “Nonni Amici” per la vigilanza fuori delle scuole e l’estensione dell’accompagnamento degli scolari mediante il servizio Piedibus, l’impiego della Protezione Civile e degli Ispettori Ambientali per la sorveglianza del decoro rubano, l’estensione dell’orario di servizio della Polizia Locale mediante accordi con la Regione. Regione Lombardia che, recentemente (il 25 marzo 2015), ha approvato la nuova legge sulla Polizia Locale, che valorizza e promuove il volontariato di associazioni che potranno essere impiegate nella sicurezza urbana, con obbligo di previa formazione”. 
Queste proposte hanno raccolto ampio consenso e più volte, dopo l’insediamento della nuova Amministrazione, siamo intervenuti per insistere sull’attuabilità di queste proposte, semplici ma efficaci.
Quanto ai Nonni Amici, già nel giugno 2013 avevamo formulato un’interrogazione a risposta scritta alla Giunta Porro, in occasione della soppressione di quel servizio, criticandone la miope decisione, nella certezza che questi volontari ausiliari, dal momento della loro istituzione da parte della mia prima Amministrazione nel 1999, avessero svolto una funzione sociale di prevenzione e di controllo graditissima ai Saronnesi.
Non abbiamo mai mancato di rimarcare la necessità del ripristino, come in occasione dell’80 anniversario di fondazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Saronno, come più volte in interventi in Consiglio Comunale (da ultimo in sede di discussione del bilancio 2016, il mese scorso), come il 26 febbraio 2016, appresa la notizia che i “Nonni Amici” erano nati a Gerenzano.
Proprio in questa circostanza, dopo aver rimarcato che “la convenzione stipulata a Gerenzano è la smentita più evidente delle difficoltà accampate dalla precedente amministrazione Porro: l’abolizione del servizio dei benemeriti Nonni Amici si rivela come una sciagurata e miope scelta politica!”, concludevo: “Io l’avevo riproposto nel mio programma elettorale, ne era un punto qualificante per la sicurezza. Se il Sindaco condivide, che cosa aspetta per darsi da fare? Avrebbe non solo il mio plauso, ma l’unanime consenso dei cittadini. Attendiamo un segnale, con rapidità”.
Il segnale è arrivato: l’Amministrazione comunica che “dal 1° aprile i volontari dell’associazione Carabinieri forniranno il loro supporto per la sorveglianza di alcuni plessi scolastici all’entrata/uscita degli alunni e, ove richiesto, per l’attività di controllo dei parchi e giardini e per il monitoraggio/controllo del mercato settimanale: queste attività saranno svolte sotto la direzione e il coordinamento del Comando di Polizia Locale che fornirà le indicazioni operative e le linee guida ai volontari”, come apprendo dalla stampa.
Ne siamo ampiamente soddisfatti e, con tutta onestà, ringraziamo il Sindaco per aver ripristinato questo servizio importantissimo ed i Carabinieri in congedo per la generosa disponibilità, che li rende ancor più cittadini benemeriti.
Le decisioni ben prese non hanno distinzioni di piccola politica; quando sono utili per i Saronnesi (e in questo caso l’utilità è notoria), non si può che condividerle, indipendentemente dalla collocazione dentro o fuori la maggioranza.
A questo punto, visto il buon esito di una nostra reiterata richiesta e senza voler imporre  - ovviamente – un’agenda a chi è chiamato a governare la città, riportiamo all’attenzione del Sig. Sindaco altri provvedimenti, che riteniamo altrettanto importanti e prioritari:
  • il ripristino del c.d. bastone estensibile tra gli strumenti in dotazione agli Agenti della Polizia Locale;
  • il ripristino, previa riorganizzazione ed attualizzazione, dei Vigili di Quartiere (piange il cuore vedere abbandonate le sedi che tra il 2001 ed il 2007 erano state realizzate in tutti i quartieri cittadini); 
  • il mantenimento e, possibilmente, l’ampliamento del servizio Piedibus”;
  • l’istituzione di un’apposita associazione di volontari per il mantenimento del decoro cittadino e la ripulitura dei muri imbrattati, in collaborazione con la Protezione Civile ed il Comune (Ispettori Ambientali);
  • le verifiche della residenza, locazioni e sublocazioni (anche in collaborazione con la Guardia di Finanza per reprimere le disinvolte ed illegali affittanze “in nero”);
  • la revisione del limite generale di velocità a 30 km. all’ora con la previsione di velocità ridotte per i punti sensibili.

Sono tutte misure a costo zero o dai costi contenutissimi, realizzabili in breve tempo e dall’utilità immediata e percepibile.
Ci auguriamo vivamente che l’Amministrazione accolga ed attui questi nostri suggerimenti; seppur distinti e distanti, noi di Unione Italiana non interpretiamo la funzione di opposizione nel senso di limitarci facilmente a dire sempre di no ed a criticare per partito preso; l’obiettivo comune a tutti è il bene della comunità, al quale, è chiaro, tendiamo anche noi, sebbene estranei alla maggioranza.
Per questo invitiamo anche l’Amministrazione a rivedere concretamente l’improvvida decisione di ridurre il contributo allo studio per il funzionamento della scuola dell’infanzia “Regina Margherita” del quartiere Cassina Ferrara: decisione che consideriamo del tutto sbagliata (e malamente esposta) ed ingiustamente penalizzante per una significativa parte della città; su questo argomento, non cesseremo di incalzare la Giunta, che può benissimo rimediare l’errore nel primo provvedimento di variazione del bilancio. Attendiamo un tempestivo segnale, magari con qualche rinuncia al costoso apparato dello staff.
Ci piace poter dire che, con il ritorno dei Nonni Amici, abbiamo percepito sì le note di una musica diversa; la stessa musica che ha soffiato tra il 1999 ed il 2009, purtroppo in gran parte smantellata con superbia nel sordo quinquennio successivo: non sempre la restaurazione si rivela negativa…

Pierluigi Gilli
Capogruppo di Unione Italiana




venerdì 1 aprile 2016

Accoglienza e regole





La vicenda dell’accoglienza di profughi in città merita qualche riflessione.
  1. Ne è stato dato annuncio al termine della Via Crucis del venerdì santo; notizia improvvisa inserita in un contesto religioso particolarmente significativo, con l’accompagnamento di una lettera aperta dei sacerdoti cattolici del Decanato a nome dei cristiani del Saronnese;
  2. Indubbiamente un atto di carità di una comunità religiosa, che – tuttavia – dev’essere collocato all’interno delle regole di uno Stato di diritto, di cui il Sindaco – come Ufficiale del Governo – è il legittimo rappresentante in città e, forse, sarebbe dovuto essere discretamente informato prima per l’attivazione delle sue competenze;
  3. Nella lettera aperta, si dice: “Naturalmente tu sai che noi abbiamo le nostre regole, le leggi dello Stato, i regolamenti del Comune, le nostre tradizioni religiose e anche le nostre buone abitudini: ti chiediamo di impararle bene e sei tenuto a rispettarle”. Esortazione di buon senso e da chiunque condivisibile; però, bisogna dare l’esempio di come si rispettino le leggi e i regolamenti del Comune, si deve essere i primi in tal senso, altrimenti si è contraddittori ed inattendibili;
  4. Quindi, per dare accoglienza, prima di annunciarlo coram populo, ci si preoccupa, da bravi cittadini, di ottenere le autorizzazioni urbanistiche e sanitarie necessarie per rendere agibile e conforme alle norme l’edificio dove si darebbe ospitalità, per renderlo sicuro, decoroso e adatto alla bisogna;
  5. Altrimenti, è una forzatura, una forma di sovrapposizione di una parte della comunità, seppur animata dai più nobili intenti, rispetto al governo municipale, che rappresenta legittimamente tutti i Saronnesi, senza distinzione alcuna e senza eccezioni, e – come tale – è chiamato al rispetto delle regole;
  6. Il concerto delle Autorità coinvolte, civili e religiosi, è il presupposto fondamentale: ciascuno ha le proprie competenze, che possono (devono) trovare il giusto punto d’incontro; la separazione collaborativa che regola i rapporti tra Stato e Chiese, stabilito dalla Costituzione, dà da sempre ottima prova di sé ed ha realizzato importanti iniziative comuni, con l’armonica intesa tra le due parti;
  7. In questo caso, sembra che una certa fretta abbia contaminato un’operazione di per sé lodevole; con l’effetto sgradito di aver fomentato polemiche ed arroccamenti, di cui non v’era proprio bisogno per un argomento così difficile e d’attualità;
  8. Non resta che augurarsi che le Autorità competenti, ripartendo dalle basi sicure del rispetto delle norme e delle reciproche funzioni, sappiano dare una soluzione legittima e condivisa al problema insorto, facendo uso della prudenza e della calma per comporre positivamente un quadro di accoglienza (cfr.: http://ilsaronno.it/2016/04/01/il-prefetto-zanzi-oggi-non-arriveranno-profughi-a-saronno/);
  9. Certamente, non si può rimanere insensibili alle difficoltà di chi – profugo da terre in guerra - si è messo in cammino verso l’Europa con grandi aspettative di pace, stabilità e vita dignitosa; ciò, comunque, non significa ignorare le istituzioni e le garanzie di sicurezza reclamate dai residenti, né edulcorare le regole, né accostare sincretisticamente la Bibbia della tradizione di fede cristiana ad alternative suggestioni religiose (ad una sola, invero, quasi che, tra i migranti, non vi siano seguaci di molti altri culti).
Attendiamo fiduciosi.

Gruppo Consiliare di Unione Italiana