giovedì 5 luglio 2012

Lampi (26): travolti dalle promesse



«È chiaro che in una situazione economica che stiamo vivendo, qualcosa dei famosi dieci punti del programma elettorale bisognerà prendere atto che non si potrà fare. Oggi non si può continuare a spendere come si è sempre fatto». 
Così il Signor Sindaco in merito a Palazzo Visconti (e, a quanto pare, anche ad altro).
Finalmente si è reso conto, anche nel’empireo dall’aria rarefatta dove evidentemente si era ritirato con i suoi alleati al momento della redazione del programma elettorale, che il suo ampolloso programma era solo uno specchietto per le allodole: dieci grandi progetti, dieci grandi promesse, moltissimi dei quali già inattuali ed irrealizzabili nel 2010.
Se ne accorge ora e piange; ma è tardi; le illusioni si pagano: dei dieci punti, dopo due anni e mezzo, non ne è stato realizzato nemmeno uno.
Sprovvedutezza o ingannevole propaganda per ottenere consenso?
Di certo, è vero che oggi non si può continuare a spendere come si è sempre fatto: lo si sapeva già dallo scoppio della crisi, a fine 2008; ciononostante, le promesse da marinaio hanno caratterizzato la campagna elettorale dell’attuale, transeunte maggioranza.
Quando la situazione economica era diversa, i progetti si finanziavano e si realizzavano ( e li vediamo con i nostri occhi); il quadro è cambiato, è indubbiamente più difficile, nessuno lo può negare; l’importante è avere l’onestà intellettuale di dirlo, non ingenerare false ed inutili aspettative.
Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso.
-------------------------------------------
Prossimamente, documentate considerazioni sulla questione della Polizia Locale, chiusasi recentemente con un... accordo: per riprendere le autorevoli parole dell'Assessore competente, "sarà la notizia del giorno". Nell'attesa, si consiglia la rilettura de "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: un vero capolavoro, quello.