mercoledì 29 giugno 2011

LV


LV, 55 in cifre arabe; 11 lustri dietro le spalle.
Me li sento; qualche segnale di diversità rispetto alla giovinezza si avverte. 
Però, invecchio ogni giorno imparando molte cose, come insegna il mio favorito Solone d’Atene. 
Più che con invecchiare mi piacerebbe tradurre il verbo gheràsko (γεράσκω) con cresco; come un albero, che muta impercettibilmente giorno dopo giorno, si trasforma pur conservando le proprie radici, da cui si alimenta; e sta saldo, ben piantato nella terra. 
Similitudine naturalistica non priva di fascino: si perdono le foglie, si lascia traccia di sé, si dà l’ombra nella luce meridiana. Non si è inutili nella grande foresta che è l’umanità, che si rigenera, si moltiplica, sempre diversa, sempre uguale. 
Con Lucrezio, homo sum, humani nil a me alienum puto. 
Senza rimpianto, è bene guardare avanti con fiduciosa fede.
Grazie a chi mi ha mandato gli augùri: sono voti propiziatòri. 
Li ricambio con affetto in questo torrido 29 giugno, tardamente rinfrescato da un temporale molto più lieve del minacciato: ne beneficerà l'aria cittadina...

Ricami (46) - virtuosi del nulla: cala Trinchetto!


La stampa ci informa che il nostro Comune parteciperà al concorso indetto dall’Associazione comuni virtuosi, che ogni anno premia un piccolo e un grande comune da segnalare nell’ambito della sostenibilità. A sostegno della candidatura, l’ìnclita Reggenza propone: a) mercato contadino, b) 30 all’ora, c) cibo biologico nelle mense scolastiche, d) raccolta differenziata oltre il 70 per cento.
Rimarca il Sig. Sindaco: «Pensiamo che il tempo sia maturo per raccogliere un riconoscimento importante per quanto stiamo facendo. Ormai è più di un anno che stiamo guidando la città, non stiamo andando a traino di un’eredità dell’amministrazione precedente. I punti elencati sono tutte iniziative che abbiamo fatto nascere noi» (sic!).
Consigliere Comunale da tempi immemorabili (il 1980), il nostro Primo Cittadino – forse per la calura estiva e per il superamento dei PM10 e dei limiti dell’ozono – dà mostra di un’improvvisa amnesia.
Quando, nel 2001, introducemmo la raccolta differenziata "spinta", che ha condotto a questi risultati eccellenti grazie all'impegno dei Saronnesi (e ormai insuperabili per ovvie ragioni), fummo accolti dai sarcasmi di chi ci aveva lasciato un'eredità di differenziazione al 30%; ci votarono contro, perché non "piaceva la gara d'appalto"... Oggi (l'appaltatrice è sempre la stessa) ne menano vanto... Un’iniziativa di dieci anni, che ha fatto vincere il nostro Comune il premio di “Città riciclona” di Legambiente per anni (nel 2004, 2005, 2006, 2007, 2008 prima del 2010) e, in un’occasione, il secondo premio di città “riciclona" della Provincia di Varese, con un sostanzioso assegno.
Parimenti, il cibo biologico nelle mense scolastiche è già presente da anni, da quando fu inaugurato il Centro Unico di Cottura nel 2002; ricordo ancora con divertimento le proteste di alcuni genitori ultrasensibili all’ecologia, che si lamentavano di come le mele servite ai bambini e ai ragazzi non fossero belle lucide e colorite e volevano a tutti i costi la frutta biologica: era – appunto – quella già in uso, a coltivazione biologica, che è ottima, ma che spesso ha un aspetto meno invitante di quella a coltivazione ordinaria.
Sui trenta all’ora non mi esprimo: ne noto la… grandissima utilità, visto che in questi giorni Saronno è l’unica città  in provincia ad aver superato le soglie di allarme per Pm10 e Ozono.
Il mercato contadino è una simpatica iniziativa, a cui partecipano anche coltivatori diretti provenienti da decine di chilometri da Saronno. Ma va bene lo stesso, serve a salvarsi la coscienza.
Ben venga l’importante riconoscimento: ma ai Saronnesi, non a questi provvisori, immèmori, Amministratori, che non esitano ad auto compiacersi di virtù non proprie.
Ai Saronnesi, dicevo: loro si meritano il premio; loro  che da anni si sono impegnati personalmente nella raccolta differenziata, loro che da mesi sopportano pazientemente un capriccioso divieto assurdo ed inutile, con costose multe.
Altro che “iniziative che abbiamo fatto noi”!
Cala, Trinchetto!

Il Santo Patrono: Pietro, la roccia


San Pietro Princeps Apostolorum, insieme a San Paolo Apostolus Gentium,  sono i Copatroni di Saronno, come di Roma e dello Stato della Città del Vaticano. 
Un ricordo particolare, da parte mia, per San Pietro, di cui porto il nome, la roccia su cui poggia la nostra tradizione bimillenaria; Petros enì (Pietro è qui dentro), come si legge nel minuscolo frammento di intonaco scoperto nella Sacrosanta Basilica Vaticana sopra l'urna modesta contenente i resti mortali del primo Papa, sotto l'altare della confessione; un frammento insignificante nella sua materialità, ma pietra indistruttibile della Santa Chiesa e dell'ininterrotta successione apostolica. 
Numquam praevalebunt.
Buon 29 giugno.

martedì 28 giugno 2011

Benvenuto al Patriarca Arcivescovo!


Il Santo Padre, Benedetto XVI, ha nominatArcivescovo Metropolita di Milano S. Em.za Rev. il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia.
Il Signore e Maria Ss.ma accompagnino nel suo nuovo cammino il Pastore che la Provvidenza ci ha dato: ci sia maestro di fede, di speranza, di carità, con prudenza, giustizia, fortezza e temperanza.
In questi tempi difficili per la libertà religiosa e per i cristiani, Angelo Scola starà come torre ferma in mezzo ai venti, nella certezza che - come dice il motto del suo stemma - sufficit gratia tua.
Benvenuto tra di noi, Eminenza!

lunedì 27 giugno 2011

Il "Villaggio dei Liquori" ad Antrodòco (Rieti)


Dal 15 al 17 luglio 2011, ad Antrodòco (Rieti), l'ombelico d'Italia perché situata al centro geografico della Penisola, si terrà la seconda edizione de "Il Villaggio dei Liquori", importante manifestazione annuale dell'Associazione Licor - Città dei liquori, spiriti e cordiali d'Italia. Parteciperanno i Comuni aderenti, dopo la prima edizione dello scorso anno a Civitavecchia (Roma), tra cui - ovviamente - Saronno, socio fondatore..
A breve sarà reso noto il ricco programma.

sabato 25 giugno 2011

Lampi (16): la Madama e il Taumaturgo


"Arriva la Madama!" è un’espressione che dal gergo della malavita è passata al linguaggio comune, per indicare il sopraggiungere delle Forze dell’Ordine. La curiosa locuzione ha una lontana origine e risale alla seconda metà del Settecento, quando nello splendido Palazzo Madama, a Roma, oggi sede del Senato, furono sistemati gli uffici del tribunale e la sede della polizia dello Stato Pontificio.
La Madama è arrivata anche in Piazzale Saragat.
Nell’imminenza di una manifestazione della Lega Nord contro l’insicurezza del luogo per le proteste dei residenti, “i nostri” si sono ricordati di questa isola infelice di Saronno e con un blitz dal piglio militare (rigorosamente a 30 all'ora) l’hanno raggiunta - con tanto di seguito di fotografo e di idilliaco comunicato-stampa ufficiale – per immortalarne la tranquillità.
Arrivano i nostri! Arriva la Madama! Cronaca di una visita annunciata. Tutti spariti. L’ordine regna incontrastato!
Perfino gli struzzi risolvono meglio i problemi: hanno il pudore di nascondere la testa per non vedere.
I nostri, invece, si fanno fotografare. Manca solo il trofeo.
Non serve; l’ìnclito Assessore, con raffinate formule in lingue romanze a lui ben note, se l’è già attribuito da sé: taumaturgo per definitionem.

giovedì 23 giugno 2011

Lampi (15): la diligenza


Ieri viaggio in treno - un "Frecciarossa" - alla volta di Firenze. In meno di due ore da Milano centrale, raggiunta direttamente da Saronno con il "Malpensa Express". Comodità impensabili fino a pochi anni fa, rese possibili da ingenti ed intelligenti investimenti nel trasporto pubblico su ferro.
L'hanno capito tutti, tranne che nella ridotta inossidabile della val di Susa.
Leggo, nel frattempo, sulla stampa e su F.B. dell'avvio inesorabile della rilevazione della velocità oltre i 30 all'ora nella nostra città, avamposto renitente dei capricci e delle ipocrisie di neogiacobini che ci vogliono costringere alla "virtù" da loro inventata con provvisori intenti anti polveri sottili e di poi rivestita furbescamente con altri (sempre nobili) panni.
Dai 300 all'ora del treno TAV ai 30 saronnesi: differenza abissale!
Con simili "reggitori" avrei dovuto raggiungere Firenze in diligenza: lentamente, tra la polvere e il profumo di cavallo; con soggezione al dazio, quello che surrettiziamente è stato introdotto tra chi circola in Saronno: una nuova tassa occulta, le multe, comodo sussidio per le esauste casse comunali, di facile esazione, di rapida verbalizzazione, non incidente sul calcolo della pressione fiscale.
La lumaca dà una rendita da lampo; un'economica segnaletica, completata dal micidiale aggeggio spionistico del multavelox, ci renderà forzatamente virtuosi alla giacobina e doterà di notevoli mezzi straordinari chi ci regge con la frusta.
Forse era meglio la diligenza, uguale per tutti in mancanza di alternative, che - come la livella di Totò - parificava reggitori e sudditi. 
Tutti... diligenti, forzosamente.

lunedì 20 giugno 2011

Ricami (45): chi s'accontenta, gode


Dal cilindro della provvisoria Reggenza saronnese, spunta un coniglio di razza: un contratto di locazione di parte del già Seminario consegnato all’unico concorrente della gara bandita dall’Amministrazione.
Non possiamo che essere lieti di una soluzione ad un problema annoso, che la precedente Amministrazione e, successivamente, la Commissaria straordinaria, avevano affrontato senza successo, nell’ottica del completamento e dell’ampliamento dell’offerta formativa da parte dell’Università dell’Insubria: questa si è trovata in difficoltà, a partire dai tempi del Ministro Mussi e, definitivamente, con la riforma Gelmini, a sviluppare in questa sede distaccata i progetti che aveva in animo di perseguire, tra cui importanti master  (qualcuno è stato realizzato).
L’edificio è stato completamente ristrutturato quando il Comune ne aveva le possibilità finanziarie: meno male, v’è da dirsi, altrimenti oggi il complesso del già Seminario sarebbe destinato a chissà quali attese (come Palazzo Visconti), viste le note criticità delle casse degli Enti Territoriali.
L’insediamento dell’Università dell’Insubria è stata una scelta ponderata e lungimirante, che l’allora opposizione di sinistra non ha mai voluto mandare giù e che ancora oggi critica, con una buona dose di snobismo: centinaia di studenti in Scienze Motorie non piacciono, forse perché si tratta di una disciplina “minore”; tuttavia, si tratta di un corso di laurea vero, che rilascia diplomi veri, tramite un’Università pubblica.
Un investimento nella cultura e nell’educazione al più alto livello, destinato – nelle intenzioni – ad essere ampliato e purtroppo bloccato da fattori esterni, che ne hanno impedito il compimento; un progetto che aveva la sua logica, completato dall’accordo con  ALER per la ristrutturazione della foresteria (in corso di conclusione), per la realizzazione di minialloggi temporanei adatti anche agli studenti universitari (un vero e proprio campus).
Un investimento che ha comportato scientemente un minimo ritorno economico per il Comune (il canone di locazione pagato dall’Università è di natura pressoché simbolica – ma ad esso vanno aggiunte le spese di gestione, riscaldamento, elettricità, pulizie che sono a carico dell’Ateneo -, allorquando i Comuni di Como, di Busto Arsizio e di Varese, altre sedi dell’Insubria, danno i locali gratuitamente e versano contributi all’Università); un investimento per l’istruzione, che dà risultati non valutabili in quattrini.
Bene ha fatto, dunque, la nuova  Amministrazione a locare gli spazi già ricuperati e rimasti purtroppo vuoti, per adibirli ad attività didattiche, come previsto e voluto da chi l’ha preceduta; con una patente smentita delle proprie promesse elettorali, secondo cui gli spazi vuoti del già Seminario, nel programma dell’attuale maggioranza, sarebbero stati devoluti alle associazioni (pag. 11): un vero e proprio cambio di rotta (forse che avessimo ragione noi?).
Lascia però perplessi la nuova  destinazione:  un corso di studi privati  in una disciplina non riconosciuta  dal Ministero della Salute, dal Ministero dell’Università, dalla scienza medica, che non rilascia titoli riconosciuti.
Perplessità aggravate dalle dichiarazioni alla stampa dei responsabili della società privata  unica concorrente-vincitrice: che, per il primo anno di corso, si attende un afflusso di una ventina di studenti (con un incasso di circa € 60.000,00 se la retta scolastica è di € 3.000,00 annuale, come si legge nel sito della stessa società; poi c’è da pagare le spese di gestione, i docenti, i materiali…). Ma il canone di locazione pattuito è di € 90.000,00 annui; evidentemente, sarà pagato con altre risorse (cure, riabilitazioni? Anche perché il capitale sociale di tale società è di € 10.000,00=).
Le premesse sono dubbie; ci auguriamo che la ventina di studenti attesi dalla neoinquilina possano seguire con profitto i corsi di questa disciplina alternativa e che l’Accademia cui si iscriveranno sia una puntuale e precisa conduttrice dell’immobile di proprietà comunale.
Non grideremmo al successo epocale, tuttavia; si tratta di una soluzione di ripiego, che dimostra quanto fosse difficile trovare sul mercato soggetti interessati a questi spazi (un solo concorrente, circostanza significativa).
Neppure è il caso di abbandonarsi a frettolose e scadenti asserzioni, come ha fatto l’Assessora competente: mi spiace che commenti altrettanto severi non si siano levati dopo che abbiamo informato la città dei particolari del contratto capestro firmato dalla precedente amministrazione con l'Università dell'Insubria: * canone di 12.000 euro all'anno per 2500 mq * contratto di 9 anni + 9 anni rinnovabili con possibilità di disdetta  SOLO da parte della Insubria (scadenza 2022); per non parlare della scarsa ricaduta sul territorio della presenza della Università (solo così si giustificherebbe un affitto simbolico), ignota alla maggioranza dei saronnesi”  (così su Facebook).
L’Assessora, nello sforzo ideologico di denigrare altri per ricevere consenso, dice cose sbagliate:
  • i particolari del c.d. contratto capestro  erano pubblici dal momento in cui fu sottoscritto il contratto di locazione, atto pubblico annualmente riportato nel bilancio comunale; non è stato svelato  alcunché, se n’era parlato ampiamente in Consiglio Comunale e durante la campagna elettorale, con opinioni diverse; nessun capestro,
  • la legge 27.07.1978, n. 392 disciplina imperativamente la locazione degli immobili ad uso diverso dall’abitazione; la disdetta  è consentita SOLO all’inquilino (art. 27, commi 7 e 8), che ha diritto al rinnovo alla prima scadenza (art. 28, comma 2), salva la difficile ipotesi  che il locatore si trovi nelle condizioni tassativamente previste dall’art. 29 (cause di necessità): l’Assessora, prima di usare le lettere maiuscole, dovrebbe informarsi sulle norme vigenti nel nostro ordinamento, che devono essere osservate a pena di nullità (art. 79);    
  • se l'Università dell’Insubria, con oltre trecento studenti l’anno, è “ignota alla maggioranza dei Saronnesi”  e, quindi, ha “una scarsa ricaduta sul territorio”, come commenterà l’acuta Assessora la presenza di un corso di studi privati  in una disciplina non riconosciuta  dal Ministero della Salute, dal Ministero dell’Università, dalla scienza medica, per una ventina di studenti, come letto su “La Prealpina” di domenica 19?
  • Leggeremo e compulseremo con grande attenzione il contratto di locazione che sta per essere sottoscritto dal Comune; non abbiamo dubbi che sarà conforme alla legge, anche in tema di disdetta.


Vale ancora, dunque, l'antico proverbio: chi s'accontenta, gode.
L’Assessora s’accontenta, evidentemente.
Speriamo che ne godano davvero le casse comunali e che questa nuova disciplina  abbia un’altissima ricaduta sul territorio, tramite la sperata presenza di una ventina di studenti, missionari involontari delle magnifiche sorti e progressive vagheggiate dalla presente, ìnclita, pròvvida Amministrazione, così pronta a smentire i propri programmi elettorali (ma, si sa, governare è tutt'altra cosa che promettere, occorre essere realisti...).  

sabato 18 giugno 2011

Per essere informati


Sono professioni sanitarie quelle che lo Stato italiano riconosce e che, in forza di un titolo abilitante, svolgono attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Alcune professioni sanitarie sono costituite in Ordini e Collegi, con sede in ciascuna delle province del territorio nazionale.
Esistono attualmente: Ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Ordini provinciali dei veterinari, Ordini provinciali dei farmacisti, Collegi provinciali delle ostetriche, collegi provinciali degli infermieri professionali (IPASVI) e Collegi provinciali dei tecnici sanitari di radiologia medica (TSRM). In merito ai provvedimenti di tali enti in materia disciplinare, di tenuta degli albi professionali e di elezioni degli organi direttivi, si può presentare ricorso alla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie (CCEPS).
Le professioni sanitarie e le arti ausiliarie riconosciute dal Ministero della salute sono le seguenti:

PROFESSIONI SANITARIE
Professione
Principali rif. normativi
Farmacista
D. Lgs. 08.08.1991, n. 258
(G.U. 16.08.1991, n. 191)
Medico chirurgo
D. Lgs. 17.08.1999, n. 368
(G.U. 23.10.1999, n. 250, S.O.)
Odontoiatra
L. 24.07.1985, n. 409
(G.U.13.08.195, n. 190, S.O.)
Veterinario
L. 08.11.1984, n. 750
(G.U. 10.11.1984, n. 310)
Psicologo - Psicoterapeuta
L. 18.02.1989, n. 56
(G.U. 24.02.1989, n.46)
Altri riferimenti normativi:
*         T.U. delle leggi sanitarie del 1934;
*         D.M. 28.11.2000, Determinazione delle classi delle lauree universitarie specialistiche, pubblicato nella G. U. 23.01.2001 n.18, S.O.
*         Direttiva comunitaria 2005/36 del 07.09.2005
*         D.L.vo 09.11.2007 n. 206

Professione
Rif. normativo Profilo
PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE E PROF. SANITARIA OSTETRICA
Infermiere
D.M. 14.09.1994, n. 739
(G.U. 09.01.1995, n. 6)
Direttive comunitarie 77/452/CEE e 77/453/CEE
L. 18.12.1980, n. 905
(G.U. 31.12.1980, n. 356)
Ostetrica /o
D.M. 14.09.1994, n. 740
(G.U. 09.01.1995, n. 6)
Direttive comunitarie 80/154/CEE e 80/155/CEE
L. 13.06.1985, n. 296
(G.U. 22.06.1985, n. 146)
Infermiere Pediatrico
D.M. 17.01.1997, n. 70
(G.U. 27.03.1997, n. 72)
PROFESSIONI SANITARIE RIABILITATIVE
Podologo
D.M. 14.09.1994, n. 666
(G.U. 03.12.1994, n. 283)
Fisioterapista
D.M. 14.09.1994, n. 741
(G.U. 09.01.1995, n. 6)
Logopedista
D.M. 14.09.1994, n. 742
(G.U. 09.01.1995, n. 6)
Ortottista – Assistente di Oftalmologia
D.M. 14.09.1994, n. 743
(G.U. 09.01.1995, n. 6)
Terapista della Neuro e Psicomotricità dell'Età Evolutiva
D.M. 17.01.1997, n. 56
(G.U. 14.03.1997, n. 61)
Tecnico Riabilitazione Psichiatrica
D.M. 29.03.2001, n.182
(G.U. 19.05.2001, n.115)
Terapista Occupazionale
D.M. 17.01.1997, n. 136
(G.U. 25.05.1997, n. 119)
Educatore Professionale
D.M. 08.10.1998, n.520
(G.U. 28.04.1999, N. 98)
PROFESSIONI TECNICO SANITARIE
Area Tecnico - diagnostica
Tecnico Audiometrista
D.M. 14.09.1994, n. 667
(G.U. 03.12.1994, n. 283)
Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico
D.M. 14.09.1994, n. 745
(G.U. 09.01.1995, n. 6)
Tecnico Sanitario di Radiologia Medica
D.M. 14.09.1994, n. 746
(G.U. 09.01.1995, n. 6)
Tecnico di Neurofisiopatologia
D.M. 15.03.1995, n. 183
(G.U. 20.05.1995, n. 116)
Area Tecnico – assistenziale
Tecnico Ortopedico
D.M. 14.09.1994, n. 665
(G.U. 03.12.1994, n. 283)
Tecnico Audioprotesista
D.M. 14.09.1994, n. 668
(G.U. 03.12.1994, n. 283)
Tecnico della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare
D.M. 27.07.1998, n. 316
(G.U. 01.09.1998, n. 203)
Igienista Dentale
D.M. 15.03.1999, n. 137
(G.U. 18.05.1999, n. 114)
Dietista
D.M. 14.09.1994, n. 744
(G.U. 09.01.1995, n. 6)
PROFESSIONI TECNICHE DELLA PREVENZIONE
Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
D.M. 17.01.1997, n. 58
(G.U. 14.03.1997, n. 61)
Assistente Sanitario
D.M. 17.01.1997, n. 69
(G.U. 27.03.1997, n. 72)
Altri riferimenti normativi:
*       D. Lgs. 02.05.1994, n. 319;
*       D. Lgs. 27.01.1992, n. 115;
*       Art. 6, comma 3, D. Lgs 30.12.1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni;
*       L. 10.08.2000, n. 251;
*       L 26.02.1999, n. 42;
*       L. 08.01.2002, n.1;
*       D.M. 29.03.2001, Definizione delle figure professionali, ecc., pubblicato nella G. U. 23.05.2001, n. 118;
*       D.M. 02.04.2001 , Determinazione delle classi delle lauree specialistiche universitarie delle professioni sanitarie, pubblicato sul S. O. n.136, G.U. 05.06.2001, n.128.
*       Direttive comunitarie 89/48 CEE, 92/51/CEE e 2001/19/CE
ARTI AUSILIARIE DELLE PROFESSIONI SANITARIE 
Professione
Riferimenti normativi Profilo
Massaggiatore capo bagnino stabilimenti idroterapici
R.D.31.05.1928, n. 1334, art. 1.
Ottico
R.D.31.05.1928, n. 1334, art. 12.
Odontotecnico
R.D.31.05.1928, n. 1334, art. 11.
Puericultrice
L. 19 luglio 1940, n. 1098
Altri riferimenti normativi:
*       D.M 28.10.1992, pubblicato nella G.U. 11.11.1992, n. 266;
*       D.M 23.04.1992, pubblicato nella G.U. 18.06.1992, n. 142.


ALTRE FIGURE

Professione
Riferimenti normativi Profilo
Operatore socio-sanitario
Acc. Stato – Regioni 22.02.2001
G.U. 19.04.2001, 

In Italia, la figura dell'osteopata non è riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale; i relativi percorsi di formazione sono organizzati da associazioni private e non sono riconosciute né dal Ministero della Sanità, né da quello dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Non esistono albi pubblici o registri di Osteopati con valore legale di riconoscimento della professione di tipo pubblicistico.
Il percorso di formazione in Osteopatia non è normato o riconosciuto e non esistono corsi di laurea o percorsi formativi sanitari riconosciuti a livello pubblico.
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mercoledì 15 giugno 2011

Lampi (14): luna rossa


Mala tempora currunt!
Anche la luna si tinge di rosso...

martedì 14 giugno 2011

Ricami (44): quorum


Un bel risultato l’ampio raggiungimento del quorum per i sostenitori dei referenda. 
Complimenti ed auguri, ora siamo indubbiamente avviati verso un futuro radioso; anche chi – come me – si è dolosamente e criticamente astenuto ne avrà indirettamente qualche briciola di beneficio, generosamente elargita da chi sa.
Lette le dichiarazioni di molti dei trionfatori e viste e sentite le piazze esultanti, non mi pento della mia scelta: se avessi partecipato al voto, da posizioni di centrodestra, oggi mi ritroverei automaticamente arruolato tra coloro (il 57%) che hanno voluto dare un altro sberlone al Governo e promuovere la palingenesi, iscritto d’ufficio al neo pensiero dominante (i quesiti referendari erano un optional).
Continuo – nel mio piccolo – a pensarla in un altro modo, a mio modo.
Finché si potrà.

giovedì 9 giugno 2011

I “sinceri democratici”


Riporto per esteso un intervento di Lorenzo Guzzetti, dal suo blog, illuminante sul clima di fanatica aspettativa tra i (mi auguro solo i più facinorosi) sostenitori dei quattro sì ai referenda:
"Cari amici, vi voglio segnalare quanto successo nella giornata di ieri sempre sui referendum. Grazie a un mio amico che ha ricevuto una mail e me l’ha inoltrata posso darvi delle prove concrete che spero vi facciano riflettere su coloro che si ergono a paladini della democrazia e della libertà di informazione ma che proprio tali non sembrano. Anzi…lascio a voi ogni commento.
Questa mail che ho ricevuto è stata inviata alle 13:48 da un rappresentante del “Movimento per l’acqua bene comune” (ma anche rappresentante del Movimento a 5 stelle…così a me si presentò poco più di un anno fa) e mi battezzava come segue: il testo della mail era il mio articolo di ieri introdotto da uno sferzante “Leggete e rispondete a questo personaggio direttamente nel suo blog”.
Da quel momento, nel mio blog, si è scatenato l’inferno. Dal primo commento delle 14.28 fino all’ultimo delle 22:38. Fino a quel momento i toni, con chi aveva commentato, erano quelli di un confronto serio e bello. Ora vi elenco, ma potete rileggerli nell’articolo, le frasi che io isolerei per una riflessione:
“le tue poche idee sono confuse e mal argomentate..”
Dovresti stare attento a fare tali affermazioni”
“Tu e nemmeno il tuo “amico” Gilli non avete oggettive argomentazioni in merito ed in nessun articolo della costituzione italiana si fa mezione a quello che dici”
“Non sono convinto che sia servito scriverti ma ho voluto provare..chissà mai che la tua coscienza possa avere un ravvedimento..”
“Invece di spendere soldi per acquisire voti,cercate di pensare di più al bene pubblico.”
“Definiamo i ruoli. Io sono un cittadino,faccio domande e sollevo problemi.Lei è un politico e trova/cerca delle soluzioni.Nessuno l’ha obbligata a fare il sindaco.”
il tenore della risposta non mi è piaciuto.”
“Lei afferma che è un suo diritto astenersi,ma detto da un sindaco è deprimente,è avvilente.”
“Trovo però sconcertante che un Sindaco non conosca l’abc della gestione dell’acqua.”
“Forse qualche dibattito con i promotori del referendum, più che gli auspici di far loro pagare i costi del referendum, l’avrebbe aiutata a capire meglio il problema.”
come osi metter in dubbio i comitati referendari”
“allora sei un uomo confuso
nessun uomo di un benchè minimo spessore culturale e politico afferma quello che dici tu..”
“magari ti abitui all’idea”
“E’ inammissibile che chi ricopre una carica pubblica inviti la gente a non andare a votare, andrebbe denunciato.”
“Dai Lorenzo.. non è difficile.. prova a pensarci su..”
Ecco qua alcune perle di saggezza che mi lasciano basito e che contestualmente mi fanno dire:
1. Meglio avere come amico Gilli che questa gente. Viva il mio amico Pier, lunga vita!
2. Il signor Oscar si è contenuto, mettendo asterischi, nello scrivere palle come vanno scritte e culo come va scritto. Con tutta la violenza verbale scatenata in una giornata dai suoi amici non ci saremmo mica spaventati per palle e culo. O forse che ci vogliano proprio le palle?
3. Proprio la stessa persona che ha mandato la mail mi chiese in un incontro di fare in modo che in Consiglio Comunale io chiedessi il voto da casa ai cittadini. Il genio non si rendeva conto che con le sue parole mandava in due minuti a puttane (senza asterischi) secoli (S-E-C-O-L-I) di teoria della rappresentatività che sono fatti salvi dai Greci in poi. Un consiglio: alle prossime elezioni candidate la Marcuzzi che con il televoto fa 8 milioni di telespettatori a lunedì.
4. Io rimango libero e con il coraggio delle mie idee. E da libero quale sono ho capito una cosa: se l’inizio del dibattito con i miei cittadini e coloro che educatamente mi avevano posto delle osservazioni (come Catia o lo stesso Eugenio) mi aveva comunque aperto a un confronto, questo atteggiamento mi ha fatto reso convincente la scelta di non andare a votare.
5. C’è da avere paura a pensare che questa gente si spaccia per paladina della libertà. Dietro la maschera ecco cosa c’è: chi non la pensa come loro ”deve stare attento”, “andrebbe denunciato” e via discorrendo… 
Viva la libertà! Lorenzo"
Insomma – ho annotato - ravvediamoci, Lorenzo: come vedi, tanti illuminati si preoccupano amorevolmente di "istruire" i riottosi. 
Della serie: "ti costringo ad essere libero".
Come molti illustri predecessori: i rivoluzionari à la Robespierre, le camicie nere che "avvertirono" Matteotti e i Fratelli Rosselli, Berja che processava i dissidenti in vista della loro autocritica, Pol Pot con i Cambogiani. Anche il Dott. Mengele, nell'infilare la siringa con il veleno letale, sussurrava suadente alla vittima che ... era per il suo (di lei) bene.
Bella prova del vento del cambiamento! 
Orwell sempre più di attualità: tutti gli animali sono uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri  (“La fattoria degli animali”).
Non praevalebunt.