sabato 18 settembre 2010

RUBRO SIGNANDUS LAPILLO


Dopo sei mesi fiacchi, contrassegnati da meri segnali di fumo, sboccia a metà settembre la vera stagione della nuova Amministrazione saronnese.
Le omiletiche ed ispirate esternazioni del Signor Sindaco, apparentemente innocue ed istituzionali, ispirate al suo inaspettatamente riconquistato ruolo (rectius: rango, come suole dire parlando di sé alla terza persona singolare), sono soltanto un velo nebbioso per mascherare un’inconsistente realtà, lo zoccolo duro della sua coalizione di sinistra, che – tuttavia – emerge in luce meridiana tramite le incontrollate ed inaspettate dichiarazioni del suo assessore Prof. Giuseppe Nigro.A dispetto del cognome, infatti, Costui risplende in una luce profondamente rossa e dimostra quanto il massimalismo di sinistra sia l’autentico abito mentale di molti che oggi ci governano.
Dice il Prof. Nigro: “I saronnesi sono troppo arrabbiati e individualisti c’è bisogno di cambiare la mentalità e riavviare la partecipazione, annullata da dieci anni con un alcalde-podestà che ha ridotto i cittadini ad attori di un cerimoniale”; prosegue: “Credo sia necessario pensare a diverse modalità di gestione della vita cittadina… Credo che, al di là delle opere che realizzeremo, a dare valore all’attuale amministrazione sarà proprio il nuovo clima, le nuove regole e la nuova modalità di fare politica che sapremo dare a Saronno”.Intenti chiarissimi, metodo schiacciasassi.
Dunque, l’obiettivo è la palingenesi, la rigenerazione dei Saronnesi, di cui si vuole cambiare la mentalità, combattere l’individualità in omaggio alla teoria delle masse, pudicamente ridefinita con il fatale sinonimo di partecipazione. Ovviamente al di là delle opere che si realizzeranno, perché preme anzitutto erudire il pupo, creare l’uomo nuovo, dopo due lustri di presunto oscurantismo.
In questo sinottico manifesto etico-politico, trovano naturalmente posto privilegiato il dileggio e lo sprezzo per chi c’era prima; con il ricorso allo stantìo e facile strumento dell’offesa, in mancanza di altri argomenti, si ingiuria il Sindaco dal 1999 al 2009, dipingendolo – con sottile richiamo subliminale – quale un alcalde (che cosa c’entri il vocabolo spagnolo non si capisce; probabilmente è stato usato con significato sarcastico da repubblica delle banane) e, in più, come podestà (qui si capisce benissimo dove l’ìnclito Esternatore voglia andare a parare: all’associazione con il fascismo del suo avversario-nemico, liberamente eletto due volte dai Saronnesi; sillogismo semplice semplice, di cui si nutrono gli studiosi di filosofia: i podestà fascisti annullavano la partecipazione; l’alcalde-podestà ha ridotto i cittadini ad attori di un cerimoniale; l’alcalde-podestà è dunque fascista).
Non vale la pena di restituire pan per focaccia, stante l’evidente infondatezza di consimili contorcimenti verbali, sulla cui portata offensiva sorvoliamo senza fatica (pur manifestando sorpresa e meraviglia per la fonte, del cui equilibrio non avevamo finora mai dubitato).
Piuttosto, vale la pena di sottolineare l’irragionevolezza e la contraddittorietà di simili improvvisate dichiarazioni, che fanno a pugni con precedenti, pubbliche considerazioni di tutt’altro tenore.
Per esempio, ecco come si pronunciava l’Assessore Nigro in Consiglio Comunale il 6 luglio scorso (due mesi fa!), presentando la delibera di aggiornamento del Piano Territoriale degli Orari, l’operazione “Tempi della Città” nata per iniziativa dell’alcalde-podestà nello scettismo dei più: “Questa delibera ci consente di affrontare un tema piuttosto importante per la nostra città… Il piano territoriale degli orari consta di scelte pregresse delle amministrazioni scorse piuttosto importanti che hanno portato alla definizione di azioni che hanno teso a migliorare la qualità della vita della popolazione saronnese. Ringrazio per le osservazioni e i suggerimenti quanto mai opportuni (si riferisce al mio intervento in Consiglio Comunale). Quanto fin qui avvenuto per quanto riguarda i Tempi della città, credo di averlo già espresso in altre circostanze, merita una valutazione assolutamente positiva, quindi quando le cose sono state impostate e fatte con spirito e metodo positivi vanno recepite e implementate, le cose positive non vanno messe in discussione ma vanno semmai valorizzate. Quindi in buona sostanza concludo dicendo che siamo sicuramente un Comune virtuoso da questo punto di vista”.
Si trattava di un progetto connotato da una fortissima forma di partecipazione dei cittadini e delle categorie, che infatti vi hanno aderito con entusiasmo, con il successo della giornata del cittadino e del piedibus esteso a decine e decine di scolari.
Allora, l’alcalde-podestà riduceva i cittadini ad attori di un cerimoniale o ne fomentava l’attiva partecipazione per migliorare la qualità della vita della popolazione saronnese, secondo le parole dello stesso odierno detrattore?
Parimenti, il Signor Sindaco si è espresso ripetutamente in pubblico e in privato in modo esornativo su un’altra iniziativa di partecipazione voluta dal suo predecessore alcalde-podestà e che continua a coinvolgere moltissimi Saronnesi: il gemellaggio con Challans. Al ritorno dalla ville jumelle, il Signor Sindaco ha dichiarato con entusiasmo di avere vissuto un’esperienza meravigliosa, di popolo, cosicché ci sarà uno sforzo da parte dell’Amministrazione per mantenere vivo il Comitato di gemellaggio e per ampliarne l’attività, per offrire una grande opportunità ai nostri studenti ed anche al nostro commercio.
Il gemellaggio fu snobbato e da qualcuno addirittura deriso o visto come presunta occasione di allegre vacanze per gli allora Amministratori, misconoscendone la fatica per far decollare e consolidare l’iniziativa, ben presto confortata da una massiccia partecipazione di cittadini: ora viene magicamente riscoperta e valorizzata; evidentemente, era meritoria; sentiremo come risponderà il Signor Sindaco ad un’interpellanza in punto.
Fermiamoci qui, per ora: dobbiamo solo rilevare, da ultimo, che la provvisoria apertura di credito data alla nuova Amministrazione da parte nostra con ragionevolezza e responsabilità si sta purtroppo annullando rapidamente di fronte alla realtà di una Giunta che annaspa e non produce nulla: sinora ha solo “amministrato” ciò che le è stato lasciato (e finanziato), magari assumendosene il merito con astute cerimonie, ovviamente più belle perché definite popolari; non ha ancora prodotto nulla di originale, si è limitata – per inerzia – alla continuità ed alle molte parole.
Ma la parola non basta, occorrono i fatti, le azioni, le opere; i Saronnesi si aspettano queste, non i rattoppi a macchia di leopardo nelle strade (destinati a sgretolarsi ai primi geli) o i Vigili in bicicletta (bella novità, ne erano dotati da anni, anche di velocipedi elettrici!), altro che nuovo clima (ovviamente indipendente dalle opere, come vagheggia l’Assessore Nigro, mettendo le mani avanti).
Contano i fatti; nelle parole, specialmente nei paroloni ispirati, la sinistra è vincente; nella concretezza dimostra di avere già perso.
Buona fine settimana!