domenica 22 marzo 2009

Fine settimana molto vario

Un trito luogo comune definisce la nostra città come un dormitorio privo di alcun interesse; luogo opaco, senza fantasia, per pantofolai.
Non ci ho mai creduto.
In questo fine settimana, non caratterizzato da particolari ricorrenze, da quivis de populo, mi sono deliziato con un prezioso concerto di musica barocca sabato sera, in Santuario (sito quanto mai affascinante ed accogliente: ho ascoltato le belle note con gli occhi sprofondati letteralmente negli straordinari colori degli affresci e degli stucchi della cupola e della volta; sembrava illusoriamente che gli Angeli suonassero); domenica, ho visitato una sorprendente mostra su Giovanni Guareschi a Villa Gianetti (che tempi, quei tempi! E che tempra di uomini!); ho fatto il tifo per la squadra saronnese di tchoukball al Paladozio (i "nostri" hanno vinto un'emozionante partita con i fortissimi ferraresi, si incamminano verso il successo nel campionato nazionale).
Non c'era un posto libero al Teatro Giuditta Pasta per vedere Marisa Laurito...
Peccato, così ho anche riposato.
Ma Saronno è un dormitorio, no?
Certo, non è paragonabile a Las Vegas per la varietà (un po' kitsch, in verità) dei divertimenti; però non dorme, ha una sua vivace identità; di provincia - beninteso -, nei suoi limiti.
Chissà se domenica prossima, quando si ripeterà per la 432ma volta l'offerta della cera alla Beata Vergine dei Miracoli, Festa del Voto, ci sentiremo addormentati...
Ci sarà anche, la sera, una rappresentazione di voce & musica, al Santuario.
I più se ne staranno davanti al televisore o si macereranno nella critica snob verso questa città ... silente.

Buona settimana


2 commenti:

  1. Caro Pierluigi,

    anzitutto Ti esprimo le mie congratulazioni e Ti formulo i miei auguri per questo Tuo blog.

    Tu conosci meglio di me la realtà saronnese.
    E' un luogo comune dire che Saronno è un dormitorio.
    Bisogna poi capire cosa si intende e con chi si fanno i paragoni.

    A mio modesto avviso, per quel che vedo e le realtà con cui posso fare paragoni, penso che Saronno offra un'ampia scelta di attività culturali e ludiche, sia d'iniziativa pubblica, sia privata.

    Persino la grande metropoli di Milano, la sera, eccezion fatta per alcuni locali, è piuttosto deserta.
    Varese, nostro capoluogo di provincia, dopo le ore 20, mi sembra una città fantasma.

    Certo se penso alla mia amata Londra, la nostra città è poco animata; ma siamo 8 milioni di aitanti contro 37mila!

    C'è da dire che anche il saronnese (di cui la mia famiglia fa parte da quattro generazioni), ha un carattere un po' particolare, in dialetto (non so come si scrive), si direbbe: "malmoustus". Cioè "mai contento".

    Mi spiego: l'archetipo saronnese è il primo a lamentarsi se la città è un dormitorio, poichè non ha una "movida" come le serate estive riminesi.
    La volta che si organizza qualcosa di grande, però (es. RTL 012,5 in piazza, le notti bianche, la balera nei pressi dello stadio, ecc.), si lamenta perchè c'è rumore o perchè qualche via resta chiusa al traffico.

    A ben pensarci, tuttavia, anche questo contribuisce a vivacizzare l'ambiente cittadino.

    Bye,
    Charles

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  2. Noi girovaghiamo e cerchiamo sempre nuove situazioni, nuove proposte e nuovi stimoli.
    Ora siamo qui con Gilli, consigliati da Gianluigi Margutti che Le rivolge - nostro tramite - un caloroso saluto.
    Ci riferisce che prestissimo prenderà lui le redini dei contatti con Lei (!) per agitare un poco le acque 'troppo chete' della cultura e della politica locali!
    Buona serata,
    AT

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