sabato 30 gennaio 2010

Contorsionismi in salsa padana

La Lega Nord saronnese mi ha onorato della sua attenzione, dedicandomi un manifesto comparso in questi giorni in città.
L’affiche è davvero simpatica e mi fa sorridere: complimenti; peccato che ricopi quasi completamente lo stesso disegno con cui, nel 2004, sull'allora giornale di Forza Italia, si salutava il dott. Tettamanzi, ricandidatosi a Sindaco, anche lui ritenuto propositore della "solita minestra" (la “minestra tuttimanzi”); molte analogie anche con il mio “calderone” del 13 luglio 2009 su questo blog.
Niente di nuovo sotto il sole delle Alpi, dunque; questa volta nulla di originale, tra l'altro; ci vo-leva un po’ più di peperoncino (che però appartiene alla tradizione mediterranea, un po’ troppo sudista per il ricettario della Lega, che si è fermata al più sciapo pesto alla genovese nella versione senza aglio, salsa padana).
Mi compiaccio, tuttavia, che sia stata utilizzata una mia fotografia molto datata (risalente al mio primo giuramento il 7 luglio 1999!); gli amici della Lega mi vogliono ringiovanire e li ringrazio. In effetti, in questi tempi, mi sento molto motivato e pieno di spirito giovanile.
I leghisti, da bravi osservatori (perché abituati dal 1990 ad osservare con il binocolo il Governo cittadino, di cui non sono mai riusciti a fare parte) avranno altro da osservare nelle prossime settimane; speriamo che non si limitino alle goliardate, per quanto gradevoli, ma – trascorso il Carnevale - incomincino a dimostrare di essere davvero maturi per assumersi responsabilità amministrative in una città dove - politicamente - finora il fallimento l'hanno provato solo loro, sulla loro pelle di facili e comodi oppositori a vita.
Se guardassimo dove governano loro, da più di dieci anni, noteremmo un gran fiorire di piccole Hong Kong, esempio esotico imitato con milioni di metri cubi edificati nella nostra provincia: basti guardare ai confini occidentali di Saronno o spingersi a Tradate, che ne è la Mecca insuperabile. Ma, si sa, se il mattone è verde fa bene, come la Coca Cola con le bollicine di Vasco Rossi.
Forse che l’alleanza stretta dalla Lega a Saronno con il centro-destra ufficiale sia cementata da questi precedenti così vicini a noi? Eppure gli amici leghisti saronnesi ci avevano abituati a tonitruanti dichiarazioni contro i costruttori, oggi disinvoltamente racchiuse in archivio per il passaggio alla nuova comitiva; per certo, sono animati da vero spirito costruttivo, dietro cui cercano invano di celare i loro contorsionismi.
L'unica cosa che mi ha sorpreso nel divertente manifesto è il barattolo del "buco di bilancio": è un ingrediente che non conosco e di cui nemmeno loro si sono mai accorti, nonostante la metodica attenzione con cui pretendono di avere svolto i loro còmpiti di controllori; ho il dubbio che, se si comincia a parlare di cose che non esistono, si dimostrino nervosismo, incompetenza ed approssimazione.
Ma ci penseranno i loro nuovi alleati ad erudirli e dirozzarli; questi, d'altronde, nei dieci anni di presunto fallimento (e anche molto prima), stavano con me, nelle stesse stanze, sugli stessi banchi (e non sono né ciechi, né muti, né sordi).
I Saronnesi non sono affetti da amnesie selettive.
Buon lavoro agli amici della Lega; s'impegnino con diligenza per passare l'esame elettorale; io l'ho passato già due volte senza aver bisogno di loro; vedarèmm s'hinn bun da fà.

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