sabato 13 febbraio 2010

Ricami (4)


Come presidente dell’associazione Licor ho avuto la ventura di conoscere liquori di limitata produzione locale, nondimeno eccellenti e fragranti, spesso curiosi anche per la loro storia ed origine.
Non sono abituale consumatore di alcoolici, tuttavia mi piace, ogni tanto, centellinare la sera un amaro, specie nel freddo invernale, con benefici effetti tonici.
Di questi tempi, in cui immémori disinvolture e clamorosi giri di valzer riempiono la cronaca politica cittadina, un bicchierino di amaro, appunto, è quel che ci vuole come aiuto alla digestione.
Ho scoperto la meraviglia dell’Amaro Medico-Digestivo del Dottor Varnelli, raro liquore proveniente da Muccia, bellissimo borgo marchigiano in quel di Macerata, ricchissima infusione di una pluralità di erbe in pochissimo spirito, che gli dà una modestissima gradazione: l’ho tosto adottato come amaro preferito, in sostituzione di un altro, molto noto per l’incessante réclame televisiva, che – alla lunga – si è rivelato troppo forte, trasformista e commerciale.
Con questo per me nuovo e stimolante liquorino, invece, dormirò sonni tranquilli e sereni, come il mio gatto “condominiale” (beati loro, i gatti, che pare non si riconoscano allo specchio, come invece càpita agli umani, a volte con non poco imbarazzo…).
Bere pochissimo, ma di qualità: motto a cui mi atterrò rigidamente in futuro, applicandolo anche alle persone.
Prosit.

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