sabato 20 febbraio 2010

Ricami (5)


LA VOLPE e L’UVA di Esòpo
Un giorno una volpe affamata passò accanto a una vigna e vide alcuni bellissimi grappoli d’uva che pendevano da un pergolato.
- Bella quell’uva! – esclamò la volpe e spiccò un balzo per cercare di afferrarla, ma non riuscì a raggiungerla, perché era troppo alta.
Saltò ancora e poi ancora e più saltava più le veniva fame.
Quando si accorse che tutti i suoi sforzi non servivano a nulla disse: – Quell’uva non è ancora matura e acerba non mi piace! – E si allontanò con la rabbia nel cuore.

Il volume di fuoco è inversamente proporzionale alla quantità delle truppe: più queste si assottigliano, più s’innalzano al cielo urla rombanti di dolore. Una lista prêt-à-porter di clientes e famigli, durata lo spazio di un quinquennio, già decimata e non riammessa dagli elettori al Consiglio Comunale la scorsa primavera, nell’annunciare la sua riconversione in associazione culturale (si darà all’approfondimento poetico?), non risparmia fendenti e cannonate e taccia altri di egoismo di rimanere attaccati alla poltrona del potere.
Che barba! Forse che avesse ragione il Senatore a vita Giulio Andreotti, autore del celebre aforisma secondo cui il potere logora chi non ce l’ha?
Quella lista, infatti, ha avuto già lo sfratto dall’elettorato saronnese notificato con la rapidità di una raccomandata-espresso, che ne ha stroncato ogni velleità futura.

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