domenica 7 febbraio 2010

Ricami


È tempo di pagelle, a scuola.
Su un noto, autorevole, imparziale periodico locale, l’intervento magistrale ex cathedra di un docente che, in tema di voti, somministra un discreto al mio primo quinquennio amministrativo e un non apprezzabile al secondo.
Sembrerebbe esserci una sostanziale sufficienza; peccato, però, che il docente non approfondisca i motivi del peggioramento: un alunno, da solo, non fa tutto, dipende anche dalla condotta della classe.
Per un necessario aggiornamento didattico – un po’ arrugginito dopo dieci anni di auto congedo -, ci si permette di consigliare al critico revenant l’attenta lettura 1) delle due puntate delle “Confessioni di un italiano”, quivi comparse; 2) de “Le mie prigioni” di Silvio Péllico.
Si sa, quando ci si estrania, si perde la conoscenza dei fatti; e i giudizi si fanno strabici; applicandosi, si recupera.
Altrimenti, sotto il tabarro il nulla.

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