Il mio successore ha dichiarato alla stampa: “Se dovessi cadere, cadrò in piedi e a testa alta: posso rispondere solo alla mia coscienza”.
Già, la coscienza, parola impegnativa, che coinvolge tutto l’essere di una persona e ne detta i comportamenti.
Proprio con un semplice esame di coscienza, il neo Sindaco, a mio sommesso ed umilissimo parere, dovrebbe rispondere ad alcuni minimi ed essenziali quesiti:
1. Ho una maggioranza stabile ed omogenea in Consiglio Comunale, decretata dal voto degli elettori?
NO non perché il neo Sindaco non sia persona stimabile, ma perché gli elettori non lo hanno messo in condizione di svolgere i suoi compiti nella stabilità, nella chiarezza, nella preventiva conoscenza di queste difficoltà.
Ne prenda atto e ne tragga le conseguenze; da solo, lealmente, onestamente, in coscienza, da persona libera e dignitosa.
Con piena soddisfazione della propria coscienza.
Ci pensi.
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