Leggo sull'ottimo
www.ilsaronno.it,
a proposito della pre-inaugurazione della rinnovata ferrovia
Saronno-Seregno:
"C’erano addetti ai lavori e tante autorità locali: i sindaci e gli
assessori dei comuni coinvolti. Decisamente vistosa, notata da tutti i
presenti, l’assenza degli amministratori saronnesi. Per la città degli
amaretti, infatti, erano presenti solo alcuni dirigenti" (da altre fonti, si apprende della presenza
del solo Comandante della Polizia Locale).
Non conosco le ragioni
dell'assenza degli attuali, ìncliti Amministratori: forse sono rimasti fermi alla fiera e demagogica opposizione a questa
linea di trasporto pubblico, quando,
qualche anno fa, cercarono anche di cavalcare lo scontento di molti Saronnesi
proprietari di immobili lungo la vecchia ferrovia, costituitisi in comitato.Tutto
andava bene pur di opporsi all'allora Amministrazione.
Probabilmente
, rimasero male,
allorquando la mia Amministrazione riuscì ad ottenere un
radicale e costoso cambiamento del progetto, che - com'è stato
realizzato - porta i treni
fuori dal
centro abitato, ma nel contempo collega la nostra città alla Brianza, a
Monza e, in futuro, anche all'aeroporto di Bergamo.
Non ho saputo che ci sarebbe stata
questa pre-inaugurazione-collaudo;
non
che io pretenda inviti, ci mancherebbe altro; io sono ormai al di fuori del
giro degli "invitandi"; ma se solo ne avessi avuto notizia,
sarei andato volontieri a vedere con i
miei occhi e
privatamente la
realizzazione di un
utilissimo progetto
per il quale mi sono molto impegnato e nella cui lungimiranza ho fortemente
creduto: si tratta di
un'opera di enorme
importanza, al pari
dell'ampliamento
dell'autostrada, con le nuove uscite di Uboldo e Origgio, il cui contributo
allo "sgravio" del traffico di attraversamento di Saronno è sotto gli
occhi di tutti (anche per quest'opera, così rilevante, gli esponenti
dell'attuale Amministrazione, insieme a quella allora di Uboldo, fecero le
barricate contro...; come dimenticare le mie lotte, fino al Ministero dei
Trasporti a Roma?)
Il tempo, una volta di più,
si rivela galantuomo: oggi, terminate
le
grandi opere strategiche, tutti
ne possono vivere i benefici; il trasporto pubblico è accresciuto, quello
privato agevolato (anche dal sistema di rotatorie, una volta inesistenti...).
Le assenze possono essere fortuite e non volute; o possono
rappresentare una reazione indispettita,
di chi oggi si rende conto di non avere
avuto le giuste intuizioni al momento opportuno.
D'altronde, a ben guardare, le opere rilevanti inaugurate o prossime
all'inaugurazione a Saronno e nel circondario
appartengono alle decisioni prese da Amministrazioni non più in carica,
come la mia: credo sia bene non
dimenticarlo, è un dato oggettivo.
Di quella attuale, invece, che ha superato la metà del suo mandato,
non risulta in cantiere nulla, dei dieci
grandi progetti sbandierati obamicamente
nella campagna elettorale, non si è visto niente, siamo a zero: un
immobilismo totale, che si contrappone vistosamente a quanto - e molto - realizzato
prima del 2009.
Rileviamo solo ossessionate
piste ciclabili, l'inutile 30
all'ora, l'IMU al massimo livello,
balzelli per poter arrivare a casa
propria...
Certo, c'è la crisi, ma non è solo colpa del Governo (attuale e
precedenti) che taglia i trasferimenti agli Enti Locali; questo argomento non
basta a giustificare la propria conclamata
incapacità operativa; quella di sognare,
invece, è ingannevolmente una
costante dell’assillante propaganda dell'ìnclita Amministrazione, che si è ridotta a mendicare ai cittadini di
buona volontà di prestarsi ad eseguire lavori d'imbiancatura e verniciatura,
manutenzione di aree verdi, piccoli interventi di manutenzione stradale o nelle
scuole, attività di presidio di parchi e così via perché i soldi sono
finiti... Sotto la responsabilità di chi non si dice…