Angelo Scola, Cardinale Arcivescovo di Milano, nell'omelia pronunciata questa sera nell'abbazia di Sant'Ambrogio alla vigilia della ricorrenza del Santo Patrono della città, con voce ferma ed autorevole, ha dettato parole di Verità, che tanto più colpiscono ed inducono alla riflessione, in quanto sono - purtroppo - inconsuete:
“La giusta e necessaria aconfessionalità
dello Stato ha finito per dissimulare, sotto l'idea di neutralità, il sostegno
dello Stato a una visione del mondo che poggia sull'idea secolare e senza Dio.
Lo Stato cosiddetto «neutrale», lungi
dall'essere tale fa propria una specifica cultura, quella secolarista, che
attraverso la legislazione diviene cultura dominante e finisce per esercitare
un potere negativo nei confronti delle altre identità, soprattutto quelle
religiose, presenti nelle società civili tendendo ad emarginarle, se non
espellendole dall'ambito pubblico.
Parlare oggi di libertà religiosa significa
affrontare un'emergenza che va sempre più assumendo un carattere globale; fra il 2000 e il 2007 sono stati 123 i Paesi in
cui si è verificata qualche forma di persecuzione religiosa. E purtroppo il
numero è in continuo aumento”.
Nell'anno della fede, promosso da Benedetto XVI, un ammonimento del Pastore, che aiuterà chi vorrà a discernere il grano dal loglio e a disintossicarsi da una sin troppo lunga ubriacatura da relativismo e rassegnata comprensione.
Buona festa di Sant'Ambrogio, vescovo e dottore della Chiesa.
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