Le previsioni, molto umane e smentibili, non sono state
rispettate: mi aspettavo un normale quinquennio
sui banchi del Consiglio Comunale, ma un improvviso richiamo, incisivo sulla mia esistenza, mi ha indotto a riflettere
che, con anticipo appunto sulle previsioni,
sia arrivato il tempo per concludere un’esperienza iniziata nel remoto 1985
e continuata per ventun anni con pause dal 1990 al 1999 e tra il 2009 ed il
2010, l’anno del Commissario Prefettizio.
Con qualche rammarico e pure con sollievo (stamani ho depositato le mie dimissioni), lascio dunque
spontaneamente il giusto spazio ad un
nuovo Consigliere, peraltro già esperto ed ottimo conoscitore della macchina
comunale: una rottamazione soffice e
condivisa, con la mia disponibilità, se ve ne fosse bisogno, a dare una mano,
seppure dall’esterno.
Concludo, quindi, un lungo servizio pubblico – così almeno io l’ho inteso – che ha richiesto
molto al mio tempo, alle mie energie, alle mie conoscenze; tempo che sento di
non avere sprecato, nemmeno nei momenti di fatica e di stanchezza; tempo che mi
ha permesso di applicarmi all’amministrazione della nostra comunità; tempo che
so essere stato generosamente ripagato da quanto i miei concittadini mi hanno
assegnato, sia con il consenso, sia con il dissenso.
Non compete a me fare bilanci sulla mia vita pubblica;
probabilmente, sarei indulgente con me stesso; so, tuttavia, di averci sempre
messo la faccia, di non essere sfuggito alle responsabilità, di essermi impegnato
con diligenza, studio e anche fantasia.
Erano forse anni migliori, c’erano i mezzi con cui le idee
si trasformavano in decisioni svelte e in opere; oggi è più difficile, credo sia
definitivamente cambiato il modo di amministrarsi per gli enti locali; poche
risorse, bisogni maggiori; occorre imparare a fare conto sulle proprie capacità
e puntare sulla collaborazione sempre più estesa dei concittadini e tra le
generazioni; è questo che distingue una comunità vera, consapevole della sua
identità, da un gregge di persone capaci solo di lamentarsi e di pretendere
dall’alto o dal centro.
I miei augùri ai Consiglieri Comunali, che spero vorranno
sempre considerare che, nell’aula consiliare, cives per Consilium se regunt: i cittadini si governano tramite il
Consiglio, che li rappresenta tutti.
Un còmpito gravoso, che richiede
attenzione e prudenza, studio degli argomenti, libertà di giudizio e non solo disciplina di gruppo.
Buon lavoro, nell’interesse costante del benessere di
Saronno.
Continuerò a seguirne i lavori, il mio interesse per la
città non è venuto meno; se capiterà, non nasconderò quel che penso.
Da osservatore
oggettivo, senza la tirannia del “politico”
gioco delle parti.
E… buonissimo lavoro al mio successore nel Gruppo di Unione
Italiana, Pierluigi Bendini, con cui l’amicizia è un sentimento vero e forte e sempre disponibile, per un'opposizione moderata, competente, realistica, seria e competitiva.
A presto
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.