Abbiamo seguito con
divertita (ma non troppo) sorpresa lo scambio
di comunicati-stampa emessi dall’ìnclita Amministrazione
Comunale e ALER
Varese in merito all’assegnazione degli alloggi realizzati nella già
foresteria del Seminario e in due lotti al Quartiere Matteotti: il Comune
accusa ALER di esasperante burocrazia; ALER risponde che i burocrati risiedono
in Comune.
Al di là della perla linguistica contenuta del
comunicato-stampa municipale («qual’
è il bisogno abitativo»,errore da penna blu commesso alla vigilia
dell’inizio degli esami di maturità), notiamo che l’Amministrazione dà un’ulteriore prova di superficialità e di
approssimazione, condite con la consueta arroganza: si comporta come se gli alloggi di cui si tratta siano
di proprietà comunale e pretende di disciplinarne unilateralmente il destino, diméntica che l’attore principale resta
comunque ALER, che ha investito fior di quattrini nella nostra città con l’intervento
al già Seminario e con il complesso Accordo di Quartiere al Matteotti.
In realtà, all’attuale transeunte maggioranza, per motivi ideologici e
di politica di piccola bottega, queste
iniziative non sono mai piaciute, le osteggiò con mille pretesti quando
furono portate in Consiglio Comunale ed ora tenta ora di piegarle alla propria
volontà (memorabile una frase della potentissima SuperVicesindachessa in
carica, pronunciata in una seduta di Consiglio, secondo cui non si capisce quale utilità verrebbe al
Comune di Saronno dall’operazione all’ex Seminario: peccato che ALER, oltre
ad essersi accollata tutti i costi di progettazione e di esecuzione del
recupero dell’edificio, abbia versato cash
alle casse comunali la bella somma di oltre 1.000.000,00 di euri… e si sia trattenuto l’onere della gestione
dell’edificio…).
Non v’è dubbio che ci debba essere
collaborazione tra ALER ed altri Enti Pubblici interessati all’assegnazione
degli alloggi ammobiliati (destinati a studenti ed a lavoratori temporanei – si
pensi ad insegnanti, agenti delle Forze Armate, infermieri, ecc., fortemente
scoraggiati a venire a Saronno da canoni di locazione privati di altissimo
costo): diverse voci, competenti per svariati settori, possono concorrere ad efficaci sinergie.
Non v’è dubbio, però, che i ruoli
debbano essere rispettati: nel caso di specie, è ad ALER che compete l’assegnazione
finale; altri possono (anzi: devono) dare suggerimenti concreti, ma non possono pretendere di fare di testa
propria in casa d’altri; nemmeno con la pressione di inutili comunicati-stampa, buoni solo a rinfocolare polemiche.
Mentre gli Uffici Comunali – come sostiene ALER – rallentano il rilascio
dei permessi di costruire e l’ìnclita Amministrazione reclama (a qual titolo?
Botte piena e moglie ubriaca?) notevoli interventi a spese di ALER per prendersi in carico diversi alloggi (da
cui transiteranno nelle casse comunali cospicui
affitti), il problema abitativo è
esploso con tutta la drammaticità della crisi generale attuale (dopo che,
per un decennio, con un’attenta politica di acquisizione di alloggi al
patrimonio comunale, si era riusciti a
contenerlo, senza alcuna esecuzione di sfratti).
L’ìnclita Amministrazione come risponde? Ipocritamente auspica la
collaborazione, ma spara a zero con
i comunicati-stampa e con le polemiche; bel
modo di agire… Incita al litigio, come se fosse una soluzione e non un
mediocre tentativo di celare, dietro il fumo delle parole, la propria incapacità di operare.
Si bèccano tra di loro: come i
capponi di Renzo.
E le case… stanno a guardare.
Vuote.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.