martedì 30 novembre 2010

Ricami (18): la santità



La santità è paziente, benigna, umile, serena.
La santità dice sì – sì, no-no.
La santità non è caparbia, non s’intestardisce, sa emendarsi, fugge dalla superbia.
Altrimenti non è santità, ma solo una fortùita coincidenza onomàstica.
Queste le prime riflessioni dopo un surreale Consiglio Comunale, in cui – costretti ad infagottarsi per il gelo siberiano dell'aula -, come al giuoco partenopeo delle tre tavolette, si depositano carte ufficiali parlanti di 1.300.000,00 € di oneri di urbanizzazione destinati alla spesa corrente e, con singolare scambio tra sogno e realtà, un Santo Assessore, pure lui intabarrato, dapprima annuncia il rigiro di un milione alla spesa per investimenti, di poi “confida di raggiungere l’obiettivo entro l’anno”, infine ritorna a malincuore alle carte ufficiali e ribadisce la sua “personale opinione” provvidenziale.
Con un furbesco atto di fede nei cabalistici auspìci assessorili, il Sommo Sacerdote del partito di strabordante maggioranza canta sùbito vittoria e si riscalda nella temperatura ghiacciata montando in cattedra per dispensare orgogliosi elogi alle magnifiche sorti e progressive esistenti solo nel mondo onirico dell’Olimpo sinistro (e diaccio).
Còlto in castagna, evoca compiaciuto auspicabili avanzi di amministrazione in sede di conto consuntivo, dimostrando di non sapere che tali avanzi sono sintomo di cattiva gestione per non aver saputo spendere i fondi a disposizione e di congelamento (è il caso di dirlo) di somme per almeno sei mesi.
Anche i Santi peccano, non sono divini; ma nemmeno un ecumenico, omiletico, obamitico, moralistico, sirenitico Sig. Sindaco li può assolvere con una tirata d'orecchi: non basta essere misericordiosi, i conti son conti, i numeri son numeri.
Domani altra puntata?
Anzitutto speriamo in un ambiente almeno a 18°, non si pretende il calore cubano.
Non abbiamo, comunque, bisogno di altri stenterelli esempi di dilettantismo asfittico; nemmeno di annunci fatali di straordinarie operazioni della nuova Amministrazione (che stanzia € 30.000,00 per il microcredito a favore dei bisognosi, ma ne devolve contemporaneamente ben 33.000,00 per una tettoia protetta per il ricovero delle biciclette dei dipendenti comunali: un bisogno ideologico, questo – la cultura del velocipede -, che evidentemente vale di più dell’aiuto a chi non ha i mezzi di sussistenza, non di locomozione) .
A scanso di altri, imbarazzanti scivoloni su insidiosi lastroni di ghiaccio, si consiglia un lungo riposo in luogo silente ed ameno, liberi da affanni amministrativi; per i devoti, un soggiorno in una trappa sarebbe l'ideale, soprattutto per il silenzio.
La neve incombente e le imminenti Sante Feste favoriscono siffatto ritiro ovattato, al calduccio.

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