giovedì 18 giugno 2009

Promesse elettorali, luna park e realtà


Un breve commento, del tutto personale e molto meditato, al patinato libretto dei sogni costituito dal favoloso programma del Candidato delle sinistre, Luciano Porro, tutto teso a suscitare incautamente entusiasmi onirici.
Per brevità, uno sguardo ad un paio di punti, molto qualificanti e suggestivi; in altra occasione, la disamina del resto.

(pag. 8) - “Palazzo Visconti: Progetto: prevede che il possibile utilizzo sia visto come occasione di sviluppo della città, come punto di forza e di attrazione per un vasto pubblico e nel contempo possa soddisfare bisogni espressi dalla città stessa, bisogni non ancora soddisfatti. Tra i principi fondamentali che riteniamo debbano essere rispettati per qualsiasi decisione progettuale futura sottolineiamo l’uso polifunzionale e comprensoriale; la presenza di servizi di vendita ed intrattenimento; il collegamento con la forte domanda locale, ma anche con l’esterno, recependo la vicinanza di Milano come risorsa e non come penalizzazione. E ancora: la sostenibilità edilizia e artistica, la sostenibilità economica dell’investimento e dei costi di gestione da parte del bilancio comunale, la possibilità di collaborazione, sia a livello di finanziamento iniziale che di gestione, con altre realtà pubbliche o private, anche in previsione di Expo 2015. Finanziamento: con mutuo e/o dismissione di patrimonio comunale non più strategico per quanto riguarda l’investimento iniziale; con autofinanziamento e ricavi della gestione diretta e/o contribuzione di privati e finanziamenti pubblici per quanto attiene le spese di gestione”.

Chiosa: ma lo sa il Candidato Porro che, per il patto di stabilità, è pressoché IMPOSSIBILE contrarre mutui? Con quali fondi, poi, pagherebbe i ratei del mutuo (di ben oltre 10 milioni di €), che fanno parte della spesa corrente? Dismissione di patrimonio comunale non più strategico: quale? La Commissione appositamente creta dal Consiglio Comunale non ne ha individuato che uno, di modesto valore; che cosa vorrebbe vendere il Candidato Porro? Le case popolari a canone moderato? Autofinanziamento: quindi, il Candidato Porro propone che, per usufruire dei mirabolanti servizi promessi, i cittadini debbano pagare. Salatamente, si presume, perché la gestione di un centro simile costerebbe qualche centinaio di migliaia di euri all’anno. Quindi… Palazzo Visconti, edificio PUBBLICO civile più nobile della città, usufruibile A PAGAMENTO. Ricavi da gestione diretta e/o contribuzione di privati: Palazzo Visconti, PUBBLICO, ceduto a privati, in cambio di un affitto? I cittadini pagheranno per poterci entrare… Contributi di privati e finanziamenti pubblici per le spese di gestione: di chi? Quali finanziamenti pubblici? Per la spesa di gestione, cioè spesa corrente?? Non se ne conoscono esempi….
Non sono nemmeno sogni, ma macroscopici ERRORI di valutazione contabile e finanziaria; ogni commento è superfluo; basta citare la grandissima Mina:
“Caramelle non ne voglio più … Le rose e i violini questa sera raccontali a un'altra. Parole, parole, parole; parole parole, parole; soltanto parole parole tra noi”.

(pag. 9) - “IL PARCO TEMATICO “CITTÀ DEI BAMBINI” Progetto: prevede lo snodarsi, all’interno di un’area interna e delimitata del parco, di un percorso didattico nel verde, con strutture ecocompatibili a basso impatto ambientale disseminate all’interno dell’area a parco, che rimane completamente fruibile e aperta a tutti i cittadini. Il parco tematico “Città dei Bambini” (sul modello di altre esperienze già consolidate tra cui si ricorda la “Città dei Bambini” di Genova e “La villette” di Parigi) diventa quindi occasione per creare posti di lavoro e nuovo sviluppo attraverso la possibilità per i bambini, con attenzione alle diverse età, di sperimentare, in un percorso di isole tematiche dedicato a scienza e tecnologia, con l’assistenza di educatori ed animatori, la scoperta di se stessi e del mondo che li circonda, trovando risposta alla propria curiosità e voglia di sapere attraverso il fare in prima persona: esperienze di tipo sensoriale e manuale, dove il toccare, il provare, lo sbagliare, il dubitare diventano modalità con cui l’esperienza si traduce in conoscenza. Il parco tematico “Città dei bambini” offre ai genitori un’occasione unica per vivere insieme ai propri figli la sorpresa della scoperta, attraverso il gioco vissuto come strumento educativo e di divulgazione scientifica: la famiglia è portata a fare esperienze di condivisione. La vicinanza dell’area alla ferrovia ed al centro commerciale naturale permettono veramente di sperare che l’iniziativa possa trasformare Saronno, dandole un’identità che possa essere fonte di vantaggio competitivo. Finanziamento: da oneri di urbanizzazione e/o oneri aggiuntivi a carico operatore e/o mutuo”.

Chiosa: begli esempi Genova e Parigi, notoriamente simpatiche e misconosciute cittadine delle dimensioni demografiche di Saronno… Creazione di nuovi posti di lavoro: se ne deduce che l’ambizioso percorso tematico sarà affidato a privati, i quali non lavorano certo gratis; anche qui, dunque, attività A PAGAMENTO? In uno spazio pubblico, peraltro ridotto nella sua dimensione verde? Più che il paese dei balocchi, il paese dei biglietti (d’ingresso). Per di più con la speranza di afflusso di pubblico dall’esterno; già… la speranza, con la quale si fanno i progetti… E chi pagherà la giusta mercede agli educatori ed animatori di questo circo Barnum permanente, Luna Park intellettuale? Il Comune non può assumere altro personale (anzi, le leggi finanziarie ne impongono la riduzione); quindi, è evidente che tutto sarà dato in appalto, magari a una delle solite cooperative, che però dovranno essere pagate… Da chi? Dai genitori dei bambini, con un bel biglietto per l’ingresso alle attrazioni. Mirabilandia e Disney Sarònn in un sol colpo; facciamo pagare l’ingresso anche al Parco del Lura? Finanziamento: oneri di urbanizzazione: giusto, purché si costruisca… Quando, però? Con la crisi in atto, passeranno anni… Oneri aggiuntivi a carico dell’operatore: già… e con quali altri soldi si costruirà l’indispensabile e previsto da anni parcheggio a servizio della stazione? Non basta il grande parco (la cui gestione peraltro costerà di per sé una barca di quattrini)? Mutuo: occorre ripetere che, per il patto di stabilità, è pressoché IMPOSSIBILE contrarre mutui? Con quali fondi, poi, pagherebbe i ratei del mutuo, che fanno parte della spesa corrente?

In mesi di campagna elettorale, il Candidato Porro non ha mai spiegato concretamente, dunque, come finanziare questi sogni; per forza, NON LO SA. Malgrado ciò, promette; ovviamente con onestà e lealtà. E come la mettiamo con un aspetto tutt’altro che secondario, cioè il significato etico di questo fantasioso contenitore? Come sarà “erudito il pupo”? Quali valori non solo pseudo ecologici verranno insegnati? Consumismo “intelligente”? Ci sarà lo spazio per la crescita anche individuale e non solo collettiva? Il patrimonio della tradizione cristiana e delle nostre genti sarà preservato o sarà fagocitato da un sincretismo laicista e cedevole? Con i compagni che si ritrova, c’è da restare come minimo molto perplessi.
Conclusione: più volte, con la consapevolezza della situazione difficilissima in cui versano gli Enti Locali, come gli Amministratori di ogni colore onestamente sottolineano, mi sono ripetuto nel dire che, nei prossimi anni, sarà già un grande successo se l’Amministrazione Comunale riuscirà a mantenere la quantità e la qualità dei servizi pubblici sinora erogati. Un programma serio e fattibile, dunque, dev’essere realistico e non infarcito di fantasie; soprattutto gestito da chi conosce il bilancio e non si azzarda a promettere finanziamenti che non esistono o che non sono ammissibili dall’ordinamento.

Si è onesti e leali con gli elettori quando non si nasconde la dura realtà e non si fanno affascinanti voli pindarici, quando ci si impegna ad amministrare con rigore, efficacia, senso delle istituzioni.
Mi spiace veramente per la delusione che mi prende quando m’imbatto in simili imprudenti programmi, che sono tipici di chi sa di perdere, perché non sarà messo alla prova e può parlare in anarchica libertà; il candidato Porro vanta l’ineguagliabile primato di ben v-e-n-t-i-c-i-n-q-u-e (25) anni di permanenza in Consiglio Comunale, dovrebbe conoscere vita, morte e miracoli dell’amministrazione Comunale saronnese; invece, con improvviso appannamento della selettiva memoria, è anche strumentalmente capace di non riconoscere l’evidenza e di ammettere che alcuni punti del suo programma sono già stati realizzati (la cittadella dello sport, p.es., pag. 10: non si ricorda, il Candidato Porro, in quali condizioni si trovavano gli impianti sportivi nel 1999? Chi ha rifatto la piscina, realizzato la piscina all’aperto, i nuovi spogliatoi, il nuovo teleriscaldamento, il raddoppio del PalaDozio con la pista indoor e le tribune, il campo da pattinaggio, la riqualificazione dello stadio, il restauro della vecchia scuola di Via Biffi per le associazioni, la palestra di roccia, il campo invernale di pattinaggio sul ghiaccio, lo skate park, il nuovo impianto di softball, la Club House, la messa a norma delle palestre, l’acquisto della palestra “Corrias”, gli spogliatoi dell’Amor Sportiva, ecc., ecc.? Le Amministrazioni Gilli-Renoldi 1999-2004 e 2004-2009, di cui Lui è stato fiero oppositore….).

L’amministrazione è cosa seria e ci riguarda tutti: sarà bene ricordarlo nel segreto dell’urna.

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