venerdì 12 giugno 2009

Strabiche sirene tentatrici


Serenata strabica

Signor Elettore,
deh dammi il tuo voto
ed io in poche ore
Saronno ti scuoto.
Pur in minoranza
dentro al Consiglio
saprò far la danza
e tutto mi piglio:
da buon trasformista
farò tanti acquisti;
compagine mista
con i qualunquisti.
Suvvia ascoltate
il forte mio appello
che ai neoconsiglieri
rivolgo bel bello:
fuggite da destra,
dal centro migrate!
Da me una minestra
per certo trovate.
Ma che ve ne importa
di esser leale?
Varcate la porta,
non c’è l’ideale!
Rispetto dei voti?
Compire il mandato?
Concetti assai vuoti,
d’un tempo passato.
Io son pel progresso,
restare fedeli
è solo da fesso.
Potenze dei cieli,
V’invito: venite!
Toglietevi i veli
e non vi pentite!
Con disinvoltura,
nessuna vergogna!
E senza paura
la destra alla gogna.
La vostra stampella
mi faccia montare
sull’alta predella
da cui comandare.

Commento

Non nascondo di provare sconcerto quando leggo le entusiastiche e speranzose dichiarazioni provenienti dagli ambienti della sinistra saronnese, galvanizzata dalla prospettiva di un pateracchio mostruoso, ossia l’inusuale ipotesi di una cohabitation di un eventuale Sindaco di sinistra con un Consiglio Comunale dominato dal centrodestra.
L’hanno presa come un’imminente svolta epocale, quasi che anni di radiosa e progressista amministrazione stiano per incominciare in città.
Si affidano all’
uomo della Provvidenza, come se fosse munito di capacità taumaturgiche (guarirà gli scrofolosi come i Re di Francia appena incoronati?) e potesse governare legibus solutus, ossia senza una maggioranza in Consiglio Comunale.
A conforto dell’azzardato pateracchio, portano addirittura degli esempi, quasi che il milazzismo e il trasformismo siano valori da imitare; non mi stupisco, sono figli di Prodi e del suo secondo Governo, tenuto in piedi da Senatori transfughi e Senatori a vita.
Non mancano nemmeno le espressioni ostili personalmente rivolte alla Candidata a Sindaco del centrodestra, definito isterico e diviso: ridicolo detto da loro, che hanno presentato pure tre Candidati a Sindaco; se lo fanno loro, tutto va bene, è segno di dialettica; se lo stesso accade nel centrodestra, invece, è segno di divisione: un bel metodo di valutazione, due pesi e due misure; sono affetti da strabismo doloso.
Manca, quindi, il riconoscimento della realtà: che, cioè, gli elettori di centrodestra rappresentano il 60% dei Saronnesi e che l’interesse comune di tutta la città è quello di essere ordinatamente amministrata senza sotterfugi, trabocchetti ed instabilità.
Proprio ai sotterfugi si preparano allegramente a sinistra, senza scrupoli e senso di responsabilità; senza acquisti tra i Consiglieri della maggioranza di centrodestra, infatti, non potranno fare nulla, men che meno dar corso ad un faraonico programma, di cui però non hanno mai spiegato dove troveranno i soldi per attuarlo.
Dal libretto dei sogni alle stampelle, ai trucchi; che delusione! Eppure si sono definiti persone leali. Viva Pinocchio!

Ma gli elettori di centrodestra non sono dei gonzi, come sperano a sinistra; quando occorre, sanno compattarsi anche loro.
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"Questa è la posta, di somma importanza per la nostra comunità; ne sono talmente consapevole da dichiarare apertamente che ripeterei questi medesimi concetti anche se le parti fossero invertite: non si scherza con le Istituzioni democratiche e con la rappresentanza della volontà popolare; Saronno viene prima e deve vincere sugli egoismi ed i particolarismi".

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