martedì 8 febbraio 2011

Divieti e gestacci


Diario di viaggio: dovevo andare ad Origgio, stamani, sicché ho percorso Via Ferrari, Via Lanino, Via Giuliani e Via Sampietro, sino ai limiti della zona soggetta a divieto di velocità superiore ai 30 km. orari.
All’andata, ora più trafficata, sono stato sorpassato da dodici autovetture, di cui sette conducenti mi hanno rivolto simpatici gestacci, mentre cinque mi hanno apostrofato suppongo con male parole, scuotendo la testa in segno di disapprovazione.
Già, io rispettavo rigorosamente il limite dei 30 km orari, ingranando al massimo la seconda marcia.
Al ritorno – stesso itinerario – sono stato più fortunato: solo 4 sorpassi, di cui uno accompagnato da gesto insultante; ma c’era poco traffico.
Oltre al danno, la beffa di sentirsi guardati come deficienti, che provocano l’intasamento del traffico.
Portata la mia auto in garage, un forte odore di bruciato: il motore era evidentemente stressato dai minimi di velocità che gli avevo imposto.
Qualche anima bella ha esaltato poeticamente in Facebook il noto divieto, sostenendo di vedere: “ una Saronno molto più vivibile per chi va a piedi e in bicicletta, ma anche automobilisti meno stressati, meno sgommate, meno accelerate o frenate brusche ai passaggi pedonali”.
Il Sindacale Firmatario della nota ordinanza, ignaro della protesta montante, ha dichiarato che "non si registrano particolari disagi": un inguaribile ottimista! Egli, ìnclito, vuole "tutelare la salute dei cittadini" e "modificarne lo stile di vita": medico, padre, Maestro, pedagògo, munito del potere di ordinare.
L'Assessore competente si affanna a descriveree in modo esornativo, da libro "Cuore" (non per niente ricorre il 150° dell'Unità Nazionale!) gli "altri provvedimenti" adottati dalla saggia Giunta:«È stato diffuso un decalogo di Buone Pratiche utilizzando tutti i mezzi di comunicazione a disposizione e tramite invio agli studenti delle scuole saronnesi. Il decalogo invita a rispettare elementari norme di comportamento finalizzate a ridurre le emissioni di sostanze inquinanti derivanti dagl’impianti di riscaldamento e dalla circolazione delle automobili»: già, elementari norme di comportamento, che appartengono da sempre al buon senso e a tutte le persone normali. La scoperta dell'acqua calda. Si sentiva proprio l'impellente bisogno di un decalogo. Abbiamo un Mosè redivivo tra di noi e non ce n'eravamo accorti.
Per quanto mi concerne, sono un autista molto prudente e normalmente ligio alle regole, neanche molto appassionato alla guida; ma in questi giorni – in cui cerco di evitare il più possibile l’uso della macchina – mi sento molto più stressato, sempre con l’occhio ansiosamente incollato al tachimetro per non violare il limite dei 30 km orari neanche involontariamente (come nelle discese del cavalcavia o del sottopassaggio); per di più, mi becco anche insulti e gestacci, che mi innervosiscono, al pari dei sorpassi azzardati subìti.
Ieri pomeriggio sono andato a Varese: 46 km. all’andata, 46 km. al ritorno; ho rispettato ogni limite di velocità “normale” e la segnaletica "ordinaria", ma ero tranquillo e nessuno mi ha insultato o mi ha fatto gesti sconci.
Intanto, l’indice del PM10 è salito costantemente: da 92 di sabato, a 109 di domenica (+18,48%), a 128 di lunedì (+17,43%); dati ufficiali: 39,13% in due giorni, molto di più del fatidico numero 30.
Proprio l'altro ieri scrivevo: "l'inquinamento, quindi, in quanto fenomeno allargato e diffuso, se ne farà un baffo della corvée imposta ai cittadini di un Comune di nemmeno 11 kmq. di superficie"; ma non mi sento un profeta, come Altri.
E finalmente si legge qualcosa di scientifico sulla complessa materia, senza certezze assolute ed ideologiche.
Domani è un altro giorno, si vedrà (da "Via col vento").

Aggiornamento: i partiti della maggioranza alla guida della città, nelle dichiarazioni che leggo or ora, si beano del "Decalogo" delle buone pratiche, evidentemente considerato strumento nuovo ed indispensabile per la lotta all'inquinamento.
Leggiamolo, dunque, questo portentoso ausilio (in corsivo le mie annotazioni):

1. Mantenete la temperatura degli ambienti nei limiti previsti dalla normativa vigente: 20° negli edifici adibiti a residenza, uffici e assimilabili; 18° negli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali.
(è un mero richiamo a ciò che leggi e regolamenti stabiliscono da anni)
2. Per abbassare la temperatura non aprite le finestre ma chiudete i caloriferi e/o dotateli di termovalvola, impostando correttamente le temperature dell'impianto.
(non si dovrebbe abbassare la temperatura; se lo si fa, significa che c'è spreco di calore! Qui si parla dell'effetto di una cattiva abitudine, non della causa! Ognuno ha interesse a consumare meno, le bollette del gas sono pesanti)

3. Rispettate gli orari di accensione e spegnimento dell'impianto, per un massimo di 14 ore giornaliere di funzionamento.
(è un mero richiamo a ciò che leggi e regolamenti stabiliscono da anni)
4. Rispettate il divieto di combustione della legna nei camini e nelle stufe.
(quanti camini funzionano nella nostra città? Per riscaldamento vero e proprio o solo qualche sporadica volta per fare atmosfera?)
5. Effettuate la dovuta manutenzione dell'impianto di riscaldamento, così da assicurare condizioni di efficienza e minor inquinamento.
(c'è già l'obbligo di avere il termomanutentore e di fare i controlli annuali degli impianti, con tanto di libretto)
6. Limitate l'uso dell'auto privata ai soli casi di estrema necessità spostandovi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici
(è un giusto invito; ma il traffico di Saronno, nella stragrande maggioranza, proviene da quello di attraversamento della città da parte di non Saronnesi)7. Effettuate il controllo annuale dei gas di scarico dell’autovettura, rivolgendovi alle officine autorizzate.
(è un obbligo esistente da tempo, peraltro sanzionato)
8. Spegnete il motore dei veicoli durante le operazioni di carico/scarico e in caso di fermata prolungata.
(chi non lo fa è un gran maleducato)
9. Condividete l’auto con altre persone che devono effettuare lo stesso spostamento (car pooling)
(in città?)
10. Usufruite del servizio "piedi-bus" a disposizione degli alunni delle scuole elementari presso diversi istituti saronnesi.
(e dire che quando lo istituii ci furono dichiarazioni perplesse...).

Dov'è la novità? Cose note e spesso obbligatorie per legge o regolamenti.
Va bene aver ricordato questi comportamenti virtuosi (a dire il vero: normali), ma considerarli un provvedimento  per contribuire attivamente alla diminuzione dell'inquinamento atmosferico mi sembra davvero eccessivo.
Lo stesso effetto della danza della pioggia.

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